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Sicurezza, i cittadini chiedono più controlli

carabinieri in az
carabinieri in azSicurezza in primo piano a Spinea, dopo una nuova ondata di furti e fermi effettuati dai carabinieri in città. Dalle opposizioni arriva la richiesta di permettere anche ai vigili di accedere alla banca dati delle forze dell’ordine, ma il sindaco Silvano Checchin frena: “Ognuno ha il suo compito”. Il tema è ormai all’ordine del giorno, tanto che anche sui gruppi di cittadini in Facebook il tema dominante di condivisioni social, è la mappa dei furti e delle scorribande in città. Il centrodestra cavalca l’onda del malcontento e porta in Consiglio comunale una mozione per chiedere alla maggioranza di agire: “Il sindaco richieda al Prefetto di convocare il Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, per discutere dei problemi legati alla criminalità accaduti a Spinea – affermano Mauro Armelao, Fratelli d’Italia, primo firmatario, con l’ex sindaco Claudio Tessari – va chiesto al questore di Venezia e al comandante provinciale dei carabinieri uno sforzo per aumentare la presenza delle forze dell’ordine per contrastare l’ondata di furti, ricorrendo anche all’ausilio del nucleo prevenzione crimine della Polizia di Stato di Padova, se necessario. Si valuti inoltre di considerare, vista anche la nascita dell’Unione dei comuni del Miranese, la possibilità di istituire un commissariato distaccato di pubblica sicurezza nel comprensorio”. Vecchia proposta questa, già formulata in passato da Armelao, che il capogruppo di Fratelli d’Italia ora allarga alla possibilità, come hanno fatto altri comuni, di sottoscrivere una polizza a tutti i cittadini che lo desiderino: “Con soli 10 euro l’anno potranno vedersi assicurati contro spiacevoli eventi – spiega Armelao – al Comune non costerà nulla, sarà solo contraente, e i cittadini dovranno solamente chiedere di aderire all’offerta dell’assicurazione comunale e pagare al Comune la cifra simbolica concordata”. Ma il centrodestra chiede ora soprattutto nuove modalità operative: “Sottoscrivere un protocollo con questura e comando provinciale dei carabinieri che permetta alla polizia locale, attraverso una richiesta motivata da inviare alle sale operative, di poter controllare i nominativi delle persone identificate, tramite la banca dati in uso alle forze dell’ordine, così da sapere se siano ricercati, abbiano precedenti per reati specifici, eccetera”. Checchin però è contrario: “I vigili fanno i vigili e i carabinieri i carabinieri – replica il sindaco. Armelao e Tessari poi sbagliano obiettivo: non sta accadendo nulla a Spinea che non riguardi il territorio più ampio del Miranese. Ognuno faccia i compiti a cui è deputato: la polizia locale non va impiegata in servizi che non la riguardano. Al massimo possiamo togliere incombenze a polizia e carabinieri, tipo i rilievi in caso di incidente stradale, in un contesto di riorganizzazione dei compiti dei vigili, ma ciò avverrà solo con la nascita del comando unico del Miranese. Dopodiché dal Prefetto ci siamo stati più volte e abbiamo ragionato per territorio”. Checchin ha anche annunciato alcune iniziative che riguarderanno l’informazione ai cittadini in ambito di sicurezza, su come tutelarsi e collaborare meglio con le forze dell’ordine, seguendo il filone tanto caro alla giunta della città partecipata. Infine il sindaco ha ricordato le numerose iniziate già messe in atto e in via di implementazione, dal protocollo operativo “Mille occhi sulla città”, che prevede l’utilizzo delle guardie giurate a fianco delle forze dell’ordine per il controllo del territorio, fino al posizionamento di nuove telecamere nei punti più sensibili della città.   di Filippo De Gaspari
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