Nel 2023 pari a più del 30% e una sensibile diminuzione della cifra minima pagata senza usare i contanti, che ora si aggira poco sotto ai 37 euro
I pagamenti cashless continuano a crescere in tutta Italia e il Miranese non fa eccezione con un aumento: nel 2023 pari a più del 30% e una sensibile diminuzione della cifra minima pagata senza usare i contanti, che ora si aggira poco sotto ai 37 euro. Questi i risultati dell’Osservatorio Città Cashless di SumUp, che non solo ha analizzato l’evoluzione dei pagamenti digitali nel 2023 nei diversi settori merceologici ma è sceso anche nelle singole aree per alcune città campione, tra le quali appunto Venezia, dove a Cannaregio (+163,7%) e Marghera (158,2%) fanno seguito proprio Spinea e Mirano con aumenti sempre attorno al cento per cento. “Dall’Osservatorio Città Cashless emerge come i pagamenti digitali stiano diventando un’abitudine - commenta Umberto Zola, Head of Multiproduct di SumUp -. Nel 2023 le transazioni senza contanti sono aumentate confermando la crescita non solo nei settori retail, horeca e turismo, ma anche tra artigiani e professionisti. In particolare, la crescita del cashless conferma l’esigenza degli esercenti di vari settori di offrire ai propri clienti soluzioni rapide ed efficienti per rendere più smart i pagamenti e intercettare le nuove esigenze di una fetta di consumatori destinata a crescere sempre di più”. Tra gli esercizi commerciali, analizzati, nel miranese vedono una decisa accelerazione i negozi di cosmesi (+117%) e i fiorai (+108%), anche se la vera sorpresa del 2023 sono i professionisti: in particolare gli agenti immobiliari, primi per crescita di transazioni digitali con un +161,2%, gli avvocati, in terza posizione con un +153,2%. Si conferma invece la crescita costante del comparto retail, con +71,9% nei tabaccai, +37,8% nelle edicole, +34,2% negli alimentari, come anche dell’horeca, con un aumento delle transazioni in bar e club (+53%) e caffè e ristoranti (+41,5%), e nel turismo (+33,8%). “Molto si deve ovviamente - commentano i negozianti - all’obbligo di accettare il pagamento non in contante che ha portato tutti i negozi a dotarsi dei macchinari appositi. Ma sta fortemente crescendo anche la convinzione dei clienti stessi che è molto meglio uscire di casa con pochi contanti in tasca ed affidarsi alle carte, spesso soprattutto quelle prepagate, che costano anche ornai molto poco come gestione”. Massimo Tonizzo
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