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Liberare la piazza dalle auto, il progetto di Italia Nostra per Mirano

mirano

Per il Comune i parcheggi del centro spesso sono liberi perchè con disco orario o a pagamento

“Liberare la piazza dalle auto: altrimenti sarà sempre una rotatoria”. I soci miranesi di Italia Nostra scrivono al sindaco Maria Rosa Pavanello per chiedere di prendere seriamente in considerazione un piano dei parcheggi e la pedonalizzazione, almeno parziale, del cuore di Mirano. “La nostra città - scrive il loro rappresentante Adriano Marchini - che dispone di una delle più piazze più belle e accoglienti, non la valorizza a dovere, anzi la mortifica trattandola come una grande rotatoria stradale e un parcheggio per auto. Ma così si cancellano le sue enormi potenzialità attrattive, danneggiando anche le sue attività”. L’obiettivo di Italia Nostra è un piano generale per il centro storico che punti a liberare la piazza dal traffico, valorizzandone le qualità urbanistiche e sociali e, tra queste, anche il commercio. “Il paradosso - prosegue la lettera - è che a Mirano, contrariamente a quanto si vuol far credere, c’è un’ampia disponibilità di parcheggi, tutti distribuiti attorno al centro storico. Il problema è semmai come vengono utilizzati e quale dev’essere la loro funzione al servizio della mobilità cittadina. Nella situazione attuale, la maggior parte degli stalli non prevede limiti orari e sono pertanto utilizzati non da chi deve accedere alle piazze per un tempo limitato, ma da chi abita vicino o ci lascia la macchina per un tempo prolungato o per tutto il giorno”. Immediata la replica: “Non abbiamo mai detto - afferma l’assessore alle attività produttive Cristian Zara - che i parcheggi siano troppo pochi, anzi, li riteniamo sufficienti e stiamo lavorando per fare in modo che possano essere utilizzati al meglio, a cominciare, per esempio, da quello sotto il teatro. Inoltre, se è pur vero che molti parcheggi sono liberi, in piazza, in via Gramsci, viale Rimembranze, via Castellantico e nel parcheggio di via Pensieri, sono quasi tutti a tempo, sia a disco orario che a pagamento. Ma sulla pedonalizzazione, ragionare oggi sulla chiusura non rientra nelle nostre prerogative: prima dovrebbero essere posti in essere interventi che a oggi sono impensabili”. Filippo De Gaspari
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