Cerca

Test Miles 33

Scopri tutti gli eventi

EVENTI

DENTRO LA NOTIZIA

Natale. La riflessione sul Natale di monsignor Dino Pistolato

Natale oltre il consumismo: monsignor Dino Pistolato invita a riscoprire semplicità, prossimità e il valore di ogni persona

La riflessione sul Natale di monsignor Dino Pistolato

Monsignor Dino PIstolato

Natale, quale il senso della festa? Quale lo spirito giusto con cui affrontare questo periodo? Sulla questione interviene monsignor Dino Pistolato parroco di Gambarare ed ex direttore della Caritas di Venezia. “Un elemento che colpisce sempre di più - dice monsignor Pistolato - è la presenza delle diverse luminarie, addobbi e prodotti del natale consumistico che arrivano sempre più anticipatamente, così che il mercato fa la parte da leone in una “vicenda” che proprio non ha nulla a che vedere con il consumismo, anzi. “Cosa può voler dire Natale oggi? Accanto al concetto del Figlio di Dio che si fa uomo tra gli uomini - sottolinea - è riconoscere il valore fondamentale che sta in ogni persona, a partire dai più piccoli, gli esclusi, quelli chiamati ultimi, agli occhi degli uomini, ma che Dio fa suoi mettendosi proprio tra di loro: nasce in una stalla tra un bue ed un asino e i primi visitatori sono dei pastori che non erano proprio degli stinchi di santi. Se si perde questo fondamento o lo si traduce con un “buonismo isterico”, fatto di acquisti, regali inutili, pranzi spropositati o vacanze ad ogni costo all’estero o in montagna, capite che nessuno ha più in memoria il perché si festeggia il 25 dicembre, anzi, proprio non interessa e caso mai si riscopre il solstizio d’inverno, il babbo natale con le renne, ed altre simili tradizioni “pagane”. Eppure san Francesco, ricorda monsignor Pistolato “quando volle riprodurre nel presepio la nascita del Dio Bambino lo rappresentò dentro la vita reale del tempo, senza fronzoli, luci o altro, perché tra gli uomini Dio voleva stare, non in un pacchetto regalo. Dio-con-noi, l’Emmanuele, dentro di noi, in cammino con noi, che sorride e che piange; che soffre con noi fino al morire con noi”. “Ritornare al Natale - ricorda don Dino - vuol dire ritornare alla semplicità, alla condivisione, alla solidarietà, alla sussidiarietà. Dobbiamo ritrovare lo stile della prossimità rompendo il muro di solitudine che sta impoverendo il mondo, ci sta isolando l’uno dall’altro, ci sta rendendo sconosciuti anche dentro le nostre case”. (a.a.)

Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter

Edizione