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Infrastrutture e trasporti

Il Veneto verso una mobilità più efficiente

Un nuovo studio per migliorare l’accesso al litorale veneto: analisi delle infrastrutture e strategie di sviluppo sostenibile

jesolo

Tramonto su Jesolo

Grazie a un nuovo Protocollo d’intesa siglato tra la Regione del Veneto, Veneto Strade e Infrastrutture Venete, prende il via uno studio che punta a migliorare l’accessibilità al litorale veneto, una delle aree turistiche più importanti d’Italia.

L’area coinvolta si estende per 150 chilometri, dalla foce del fiume Tagliamento al delta del Po, includendo città balneari di rilievo come Venezia, Jesolo, Caorle, Eraclea, Cavallino Treporti, Rosolina e Chioggia. Oltre a essere un polo turistico di primaria importanza, la zona vanta un’elevata valenza naturalistica, con un ecosistema unico legato ai complessi lagunari e vallivi del Po.

Con il 43% delle presenze turistiche del Veneto, la prima regione turistica d’Italia, il litorale veneto accoglie ogni anno 32 milioni di turisti su un totale di 73 milioni, generando un fatturato di 8 miliardi di euro su 18 complessivi. Tuttavia, la viabilità e le infrastrutture di collegamento necessitano di un’organizzazione più efficiente per sostenere questi numeri in crescita.

Lo studio avrà il compito di analizzare la rete infrastrutturale esistente e le modalità di trasporto, con l’obiettivo di sviluppare un sistema di mobilità sostenibile, integrato e intermodale. Il presidente della Regione, Luca Zaia, ha sottolineato l’importanza del progetto, volto a migliorare i collegamenti e ridurre il congestionamento estivo, incentivando anche forme di trasporto alternative come la navigazione lungo la litoranea veneta e il cicloturismo.

La vicepresidente e assessore regionale alle Infrastrutture e Trasporti, Elisa De Berti, ha spiegato che verrà istituito un gruppo di lavoro coordinato dalla Regione, in sinergia con Anas e Rfi, per analizzare le principali direttrici di collegamento, le connessioni con aeroporti e stazioni ferroviarie, e i sistemi di trasporto pubblico su gomma e via acqua. Saranno coinvolti anche la Città Metropolitana di Venezia, le Province di Padova e Rovigo, gli enti locali e le associazioni di categoria.

Al termine delle analisi, verrà elaborato un quadro dettagliato delle infrastrutture esistenti, individuando criticità e strategie di intervento per migliorare l’accessibilità e la mobilità nella zona. Un passo fondamentale per sostenere lo sviluppo turistico ed economico del litorale veneto, nel rispetto dell’ambiente e delle esigenze dei viaggiatori.

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