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05.12.2025 - 07:38
Un inverno di consumi sorprendentemente vivace, con i veneti pronti a rimettere mano al portafoglio e a farlo in modo più attento e informato rispetto agli anni precedenti. È questa la fotografia restituita dall’indagine 2025 di Confcommercio Veneto e Unioncamere del Veneto, realizzata nel mese di novembre su un campione rappresentativo di 600 residenti della regione. L’analisi abbraccia l’intero trimestre cruciale per il commercio. Ne emerge un Veneto dinamico, selettivo, orientato alla qualità e ancora profondamente legato ai negozi fisici. Un segnale di fiducia che per il commercio regionale rappresenta una boccata d’ossigeno e, al tempo stesso, un invito a cogliere appieno le opportunità di questa stagione.
Il 70% dei cittadini prevede acquisti nel comparto moda – abbigliamento, calzature e accessori – che si conferma il grande traino dell’inverno. A seguire, ristorazione ed eventi enogastronomici attirano il 67% del campione, dimostrando come il piacere di “uscire” resti centrale nelle abitudini dei veneti. Molto forte anche l’area del benessere: il 64% intende investire in trattamenti, fitness e cura della persona. Il settore librario mantiene un solido 55%, mentre circa quattro veneti su dieci prevedono spese legate alla casa. Gli acquisti sportivi – o destinati a regali di questo tipo – coinvolgono il 39%.
Rispetto allo scorso anno, il clima appare più fiducioso e orientato alla spesa consapevole. Il segmento beauty–wellness registra un vero boom: l’82% degli intervistati manterrà o aumenterà il budget rispetto al 2024. Lo stesso accade per la ristorazione, che continua a consolidarsi come esperienza irrinunciabile del tempo libero. Libri e abbigliamento restano punti fermi: l’81% manterrà o incrementerà gli acquisti nel settore librario e il 77% in quello fashion.
Tra i dati più significativi spicca la preferenza netta per la qualità: il 61% dei consumatori dichiara di scegliere prodotti migliori anche con costi più elevati. Una tendenza che cresce con l’età: l’82% degli over 65 la indica come priorità, mentre nella fascia 30-44 anni si attesta comunque al 57%.
Questo orientamento favorisce il commercio specializzato, l’artigianato e le botteghe che offrono servizio, cura e competenza: un patrimonio che il territorio veneto continua a riconoscere e valorizzare. Non sorprende, quindi, che il 67% degli intervistati effettuerà gli acquisti in negozi fisici, contro il 33% dell’online. Interessante la distribuzione: il 64% si orienterà verso attività di prossimità, mentre il 36% punterà ai centri storici.
In vista dei saldi, emergono fasce di spesa molto diversificate. Sotto i 100 euro rientrano libri, benessere e articoli sportivi. Food & wine (58%) e abbigliamento (57%) si collocano nel range 100-500 euro, mentre oltre i 1.000 euro si muove il 31% di chi programma viaggi, il 30% per l’elettronica e il 25% per il lusso. Lo scontrino medio previsto: 217 euro per l’abbigliamento, 183 per le calzature e 172 per gli accessori. Numeri che confermano una disponibilità economica attenta, ma ben presente.
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