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Emergenza natalità. Terme 2/3

Ad Abano Terme un piano per crescere le famiglie: nuovi nidi, bonus bebè e progetto per neogenitori

Il Comune promuove la maternità con iniziative gratuite, rette calmierate e un polo d’infanzia innovativo a Giarre finanziato anche con fondi PNRR

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Il Comune promuove la maternità con iniziative gratuite, rette calmierate e un polo d’infanzia innovativo a Giarre finanziato anche con fondi PNRR

A fine luglio l’Istat ha diffuso la previsione della popolazione da qui al 2050 e per Abano Terme lo scenario è sostanzialmente stabile, con una natalità che non dovrebbe subire pesanti contraccolpi dopo il calo degli ultimi anni, in linea con la tendenza regionale e nazionale. Nel 2024 i nati sono stati 105, quasi la metà rispetto ai 208 decessi. Cinque anni prima, nel 2019, i nati furono 129 e il numero dei morti 212.

L’attenzione ai bambini, figli della società, sia responsabilità condivisa e sostenibile

C’è un profondo cambiamento nel modo di intendere la genitorialità, i figli arrivano sempre più tardi e aumenta il ricorso alla procreazione medicalmente assistita: “Occorre ripensare maternità e paternità ma anche sostenere le famiglie con un adeguato welfare” 

Da qui la necessità di sostenere i neogenitori, incentivare la natalità e promuovere una cultura della genitorialità. Sono questi gli obiettivi del Comune di Abano Terme, che ha attivato una rete di iniziative a favore delle famiglie con bambini piccoli: dal potenziamento degli asili nido, ai bonus economici, fino alla nascita di uno spazio dedicato ai primi tre anni di vita.

Inverno demografico e sfide sociali a Conselve: crollano le nascite e la popolazione invecchia

Per cercare di invertire la rotta l’amministrazione guarda alle famiglie e investe in sostegni concreti come bonus bebè, voucher nido, scuole rinnovate e attività che estendono l’orario e agevolano i genitori

Tra gli interventi strutturali spicca il nuovo polo d’infanzia 0-6 anni in località Giarre, frutto di un progetto finanziato dal Comune con il supporto del PNRR. Intanto, gli asili nido comunali si rafforzano: i posti disponibili aumenteranno da 85 nel 2022 a 99 nel 2025, e l’orario sarà esteso fino alle ore 18.00. Durante le prime due settimane di agosto sarà inoltre attivo un centro estivo per i più piccoli.

“Crediamo che sostenere la genitorialità sia una delle più importanti politiche per il futuro della comunità”, afferma il sindaco Federico Barbierato. “Per questo, insieme agli uffici comunali e alle educatrici, abbiamo costruito un sistema che accompagni mamme e papà fin dai primissimi mesi”.

Un esempio concreto è il progetto “Crescere Insieme”, che offre gratuitamente tre attività rivolte a famiglie con figli fino ai 36 mesi: “Massaggio infantile”, “Movimento e gioco” e “La Casetta Verde”, pensate per rafforzare il legame tra genitori e bambini, favorire l’interazione e offrire momenti di condivisione. All’interno del nido “Prati Colorati”, questi spazi accolgono oggi oltre 60 famiglie.

“Ci siamo dati l’obiettivo di intercettare il maggior numero possibile di neogenitori, anche grazie alla collaborazione con pediatri e ostetriche della Casa di Cura”, prosegue Barbierato. “Il supporto emotivo in questo periodo è fondamentale: sappiamo che una relazione positiva nei primi mesi ha effetti concreti sullo sviluppo del bambino e sulla serenità del nucleo familiare. Attraverso il progetto “Crescere Insieme” è stato possibile inoltre aiutare alcuni genitori in difficoltà garantendo un punto di riferimento qualificato, orientando ai servizi del territorio, offrendo strumenti di lettura dei bisogni del bambino”.

Sul piano economico, il Comune ha previsto un bonus di 100 euro per ogni nato ad Abano, suddiviso in un “bonus salute” per l’acquisto di prodotti per l’infanzia e un “bonus benessere” per i corsi mamma-bambino in piscina. Rimangono invariate le rette degli asili nido, con agevolazioni per i nuclei a basso reddito.

Grazie a questi strumenti, l’amministrazione intende contrastare il calo delle nascite con una risposta concreta e continuativa, puntando sulla qualità dei servizi educativi e sull’attenzione ai primi anni di vita, ritenuti fondamentali per la costruzione di una comunità più coesa.

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