Maxi assembramento al concerto di Salmo a Olbia. Foto condivisa su Twitter da Alessandra Amoroso
Un concerto, quello organizzato da Salmo a Olbia per sostenere la Sardegna dopo gli incendi che l'hanno distrutta, che ha generato polemica tra i cantanti, Fedez in primis. Niente mascherine e zero distanziamento
Maxi assembramento al concerto di Salmo a Olbia. Foto condivisa su Twitter da Alessandra Amoroso
Salmo, che qualche giorno fa aveva dichiarato: "Mi faccio arrestare pur di suonare", lo scorso venerdì ha "improvvisato" un concerto di circa 45 minuti nei pressi della ruota panoramica di Olbia. Ad ascoltare le sue canzoni un maxi-assembramento di giovani, accalcati e senza mascherine. La scelta del rapper ha, però, scatenato inevitabili polemiche, soprattutto sui social. Duri anche gli attacchi di altri cantanti della scena musicale italiana, che hanno criticato il comportamento di Salmo e chiesto spiegazioni.
Il duro attacco di Fedez
"Non mi ha stupito che tu non abbia rispettato le regole, mi ha stupito che tu non abbia rispettato le persone. Tutto è politica quando coinvolge la vita il lavoro dei cittadini, quindi mi dispiace dirtelo caro Salmo, ma quello che hai fatto è politica, e per di più della peggior specie. Se dopo che hai compiuto diciott’anni, ti senti ancora in dovere di fare le c****e solo perché le fanno anche gli altri, è molto grave… Visto che ti chiedi se stai discutendo con un artista o con un politico ti rispondo: stai discutendo con un adulto. Contribuire ad alzare il livello di rischio sanitario di una regione sostenendo pure di farlo per aiutarla non fa di te un artista, fa di te un narcisista e anche del tipo più pericoloso, perché evidenza che in te mancano le empatia e la maturità necessaria per proteggere la collettività. Prenditi le tue responsabilità, sei un adulto e vaccinato (spero)" ha scritto Fedez in un paio di storie su Instagram questa mattina.
Fedez (2016). Foto dalla pagina Facebook del cantante
"Se non sei disposto a mettere da parte le tue antipatie personali per il bene del Paese, di chi ascolta la tua musica e viene i tuoi concerti e di chi lavora perché tu possa esibirti dal vivo, non sei un artista, sei uno s*****o" ha aggiunto.
Le storie di Gemitaiz
Ad inserirsi nel dibattito su Instagram è stato anche Gemitaiz, che ha espresso così il suo disappunto: "Io mi sono rotto il ca**o di vedere i concerti pieni con la gente in piedi, mentre io e molti miei colleghi (gli unici con le palle e il senso civico a questo punto) aspettiamo da due anni di poter fare il nostro lavoro, aspettiamo da due anni di dare voce alla nostra passione. L’Italia è un Paese di furbetti e ipocriti, ecco perché vi consiglio spesso di andarvene se avete modo". L'artista ha inoltre evidenziato che non si tratta solo di Salmo, ma che ci sono altri eventi che si sono tenuti con le stesse modalità e ha ribadito: "No vuol dire no per tutti".