Ad inizio 2023 ci si era chiesti se l’aumento dei prezzi al dettaglio di benzina fosse frutto di una speculazione da parte di petrolieri e benzinai o se questo fenomeno fosse conseguito al ripristino delle accise che erano state precedentemente congelate.
Dopo alcune dichiarazioni rilasciate dal ministro dell’ambiente Pichetto Fratin e da quello dello sviluppo economico Adolfo Urso, la Figisc, uno dei sindacati che rappresentano i benzinai italiani, aveva risposto calcolando in media il prezzo alla pompa della benzina, da 1.626 euro (31 dicembre 2022) a 1.810 euro (5 gennaio 2023). Con un rialzo di circa 18 centesimi per litro ed un aumento della tassazione (secondo i calcoli della Figisc) nello stesso periodo, il sindacato ha concluso: “L’aumento dei prezzi alla pompa corrisponde specularmente all’aumento dell’accisa dell’Iva, senza spunti di natura speculativa alla distribuzione”. Inoltre, in passato i petrolieri erano sempre stati difesi anche dalla Unem, l’associazione che in Italia rappresenta il settore, sostenendo che i prezzi al consumo riflettono esattamente l’andamento del prezzo della materia prima e che, nel corso degli anni, la curva del costo del petrolio e quello della benzina al netto delle tasse hanno seguito un tracciato parallelo. Peraltro, si può notare che agli inizi di febbraio 2022 il petrolio costava circa 90 dollari al barile, raggiungendo la sua vetta il 9 marzo (130 dollari). Da giugno in poi era incominciata una lenta discesa fino ai 76 dollari del 9 dicembre scorso. Nello stesso periodo il costo della benzina al litro (secondo le rilevazioni del ministro dell’ambiente) è passato da 1.849 euro al litro (24 febbraio 2022) a 2.184 (14 marzo 2022), raggiungendo i minimi, 1.659, il 28 novembre scorso. Per sostenere le famiglie in condizioni di disagio economico e fisico, è stato rinnovato l’intervento a sostegno dei bonus sociali luce e gas, si tratta di uno sconto in bolletta sui nuclei svantaggiati. Questo sconto spetta attualmente alle famiglie con un Isee non superiore ai 15mila euro, ai percettori di reddito o pensione di cittadinanza, mentre il bonus fisico ai nuclei in cui è presente un soggetto affetto da grave malattia con necessità di apparecchiature salva-vita. Per le famiglie già detentrici di bonus sociale elettrico, arriva un contributo straordinario di 70 euro (con andamento crescente con il numero di componenti del nucleo familiare) per i mesi di ottobre, novembre e dicembre. La misura da 300 milioni va a sostituire il “bonus riscaldamento” che sarebbe dovuto entrare in vigore dal 1 ottobre. Il bonus carburanti sarà caricato sulla social card “dedicata a te” emessa a luglio, di cui possono godere i nuclei familiari con almeno tre componenti ed un Isee non superiore a 15mila euro per l’acquisto di alimenti e beni di prima necessità. Con 1.3 milioni di carte assegnarli, la dote di 100 milioni dovrebbe tradursi mediamente in un contributo di 77 euro. Tuttavia, sarà il decreto attuativo a stabilire l’ammontare del beneficio aggiuntivo per singolo nucleo familiare, oltre alle modalità di raccordo con il sistema di gestione della card già in vigore. Giulia Sciarrotta
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
LaPiazzaweb NewsLa newsletter de LaPiazzaWeb
Edizione
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516