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Sciopero Generale 29 novembre

Sciopero generale il 29 novembre: "Dal governo 7 anni di austerità"

Sciopero Generale, l’Italia si ferma otto ore per la protesta di Cgil e Uil contro la manovra finanziaria del governo. Ecco cosa non va e cosa cambiare

Sciopero Cgil del 16 dicembre 4

Foto di repertorio

Si avvicina la data dello sciopero generale, prevista per venerdì 29 novembre. I sindacati Cgil e Uil hanno annunciato una fermata di otto ore in tutti i settori, per l'intera giornata lavorativa, con l'intento di indurre modifiche alla manovra economica proposta dal governo Meloni. "Così non può continuare, bisogna dare un segnale forte", affermano le organizzazioni sindacali. Per questo motivo, sono previste manifestazioni in tutta Italia, con raduni in numerose località per esprimere il dissenso.

Le ragioni che giustificano lo sciopero sono molteplici e complesse. All'interno del grande tema della manovra finanziaria, le organizzazioni sindacali non si limitano a critiche generiche, ma esaminano nel dettaglio l'operato dell'esecutivo, spiegando dove e perché le misure non sono efficaci. Allo stesso tempo, ribadiscono il loro ruolo propositivo: la Cgil e la Uil avanzano delle proposte concrete su ciò che è necessario fare per rimettere chi lavora al centro, con l'obiettivo di costruire un Paese realmente a misura di lavoratrici, lavoratori, pensionati, giovani e migliorando la situazione dei precari, verso una loro progressiva diminuzione. La piattaforma sindacale trova il suo naturale punto di partenza nella critica rivolta alla linea adottata dalla maggioranza.

Sciopero Generale: "Dal governo sette anni di austerità"

Il governo ci infliggerà sette anni di austerità”, apre il testo che lancia lo sciopero. Nello specifico, ciò che si rischia è la perdita del potere d’acquisto di lavoratori e pensionati causata da un’inflazione da profitti; la crescita della precarietà, del lavoro nero e sommerso; un ulteriore indebolimento del welfare pubblico, tagli a sanità, istruzione, trasporto pubblico, enti locali. E poi nessuna risposta all’emergenza abitativa, nessun incremento delle risorse destinate a disabilità e non autosufficienza.

Sciopero Generale: risorse irrisorie per adeguamento contratti collettivi

Il tema dei contratti collettivi nazionali rappresenta una questione di primaria importanza. Secondo i sindacati, i rinnovi nel settore del pubblico impiego coprono solo un terzo dell'aumento dell'inflazione. Inoltre, il taglio del cuneo fiscale, che comporta perdite per molti lavoratori, è in realtà finanziato dagli stessi lavoratori attraverso il maggiore gettito IRPEF. Un forte biasimo è rivolto anche alle politiche fiscali in vigore. Tali politiche, riducendo la progressività, attraverso misure come condoni e concordati, finiscono per agevolare gli evasori fiscali. Non viene nemmeno presa in considerazione alcuna misura relativa ai cosiddetti extraprofitti.

Sciopero Generale, colpita ancora la previdenza

In merito al tema delle pensioni, emerge un ulteriore peggioramento della normativa Monti-Fornero, che interesserà pressoché la totalità dei lavoratori, ovvero il 99,9%. La rivalutazione degli assegni previdenziali risulta largamente insufficiente, con l'aggravante di un aumento irrisorio di soli tre euro mensili per le pensioni minime. Inoltre, il governo palesa l'assenza totale di una politica industriale adeguata: si manifestano ritardi nell'attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) e manca una strategia significativa per il Mezzogiorno. A ciò si aggiunge la repressione di ogni forma di dissenso con il disegno di legge sulla sicurezza. Ed è a questo punto che si introduce la proposta.

Sciopero Generale, CGIL: "Prendere i soldi dove sono"

Il sindacato ha indetto uno sciopero con la chiara intenzione di perseguire determinati obiettivi. La richiesta è precisa: "Bisogna andare a prendere i soldi dove sono", ossia dai profitti straordinari, dalle rendite, dalle grandi ricchezze, nonché dall'evasione fiscale e contributiva. La necessità di un "finanziamento straordinario" diventa sempre più impellente per sostenere la sanità, i servizi sociali ed educativi pubblici, l'assistenza per i non autosufficienti, l'istruzione e la ricerca. Vi è un'urgenza crescente di introdurre una misura universale efficace per combattere la povertà, incluso il fenomeno della povertà educativa.

Sciopero Generale: rinnovare i CCNL, rivalutare le pensioni

"È indispensabile compiere notevoli progressi sui contratti, ovvero procedere immediatamente al rinnovo di tutti i contratti collettivi nazionali di lavoro, sia nel settore pubblico che privato", al fine di "aumentare il potere d'acquisto". È fondamentale attuare una "completa rivalutazione delle pensioni e aumentare la quattordicesima. In termini più generali, è cruciale realizzare una riforma del sistema pensionistico che superi la già menzionata legge Monti-Fornero."

Sciopero Generale, per una vera politica industriale

Le sigle chiedono poi di adottare una seria politica industriale. Nella manifattura e nei servizi sono urgenti investimenti che sappiano difendere l’occupazione – anche col blocco dei licenziamenti -, insieme alla creazione di nuovo lavoro per costruire un modello di sviluppo sostenibile. Fondamentale, infine, la tutela di salute e sicurezza e il contrasto alla precarietà, cambiando le leggi sul lavoro. Senza mezzi termini: il ddl sicurezza va ritirato, bisogna tornare a rispettare la Costituzione.

"Per tutti questi motivi l’Italia scende in piazza. Lo sciopero generale del 29 sarà una giornata di manifestazioni territoriali in tutte le regioni, da Nord a Sud, nessuna esclusa. Moltissime città della penisola organizzano cortei, presidi, iniziative di protesta. Un messaggio forte che sarà impossibile ignorare."

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