Verso mezzogiorno, le ricerche di Alberto Pittarello sono state sospese per le avverse condizioni meteo
In linea di massima, il furgone del presunto omicida di Sara Buratin sarebbe stato individuato in mezzo all'alveo del fiume Bacchiglione e il lavoro di vigili del fuoco, protezione civile e forze dell'ordine è ripreso alle 14, favorito da una tregua delle precipitazioni. I sommozzatori dei Vigili del fuoco hanno ricominciato ad immergersi, anche se la forte corrente non agevola le operazioni. Per questo, si è deciso di far riprendere l'attività nella giornata di domani. L'area delle ricerche è stata transennata e, oltre ai vigili del fuoco, prendono attivamente parte alle ricerche i carabinieri del Nucleo Investigativo di Padova e i colleghi della Compagnia di Piove di Sacco. «Non esistono altre piste in questo momento, se non quella del gesto estremo. Siamo concentrati nel letto del Bacchiglione, dove rimaniamo convinti ci siano il furgone Nissan e il corpo di Alberto Pittarello». A riferirlo agli organi di informazione, è stato questa mattina il capitano Domenico De Luca al comando della Compagnia dei carabinieri di Piove di Sacco. E' stato confermato che, sull'argine del Bacchiglione, nella tarda serata di ieri, è stato rinvenuto ancora acceso lo smartphone di Alberto Pittarello.
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