Legambiente Saonara-Vigonovo, illustra l’ambizioso progetto che ha in serbo nel 2021. L'area sarà ampia dai 5 ai 10 mila metri quadrati
Bosco
“Stiamo già iniziando a muovere i primi passi per capire come poter realizzare un bosco vivo a Saonara – illustra Giorgio Martellato, socio attivo di Legambiente. L’iniziativa è condivisa con Spiritus Mundi, organizzazione di volontario di Padova che promuove l’implementazione boschiva, in aree urbane ed extra urbane, e con il coordinamento dell’amministrazione comunale. Abbiamo già un’idea su quali saranno i terreni che ospiteranno il bosco di Saonara. Ad oggi siamo in contatto, infatti, con l’istituto pubblico di assistenza e beneficenza presente a Saonara, la Fondazione Moscon, per capire la fattibilità del progetto verde. L’area che andremo a selezionare avrà una dimensione varia dai 5 ai 10 mila metri quadrati, e vedrà il supporto e la disponibilità a cooperare di molti volontari, che anche nel bosco creato poche settimane fa a Vigonovo, non sono mancati”. Continua Martellato: “L’intero progetto-sottolinea- è abbastanza lungo. Prevediamo che ci vorrà circa 1 anno e mezzo di lavoro che comporta un impegnativo iter burocratico. L’effettiva piantumazione del parco, vedrà per l’appunto la luce il prossimo inverno (ottobre-novembre 2021) o forse addirittura nella primavera del 2022 (gennaio-febbraio 2022). Lo scopo del progetto, è ridurre il livello di co2 nell’ambiente, per contrastare i cambiamenti climatici in atto nel mondo, ricostruire un bosco padano veneto e ripopolare la flora e la fauna del verde circostante, habitat naturale per gli animali. Tutto ciò ha comunque sia uno scopo didattico anche per la popolazione, che nell’ultimo periodo ha dimostrato di avere una crescente coscienza verde popolare, trasversale e senza colore politico”. “Siamo stati infatti sommersi da un entusiasmo che non ci aspettavamo - conclude l’attivista del circolo - moltissima gente ci voleva dare una mano, e hanno ben accolto l’iniziativa del bosco vivo. Oggigiorno la necessità di verde, boschi e alberi si fa sempre più sentire, e i cittadini sono contenti di vedere una sostenibilità ambientale e spazi verdi pubblici. A Saonara sarebbe ideale creare un bosco vivo lungo l’idrovia, area che negli anni si è rinaturalizzata, creando una rete ecologica che potrebbe essere sfruttata per realizzare dei corridoi ecologici che consentano lo spostamento contiguo tra zone verdi per gli animali e una fruizione pubblica per fare camminate. Inoltre, l’unione di aree verdi dà la possibilità di creare anche un indotto turistico, che rappresenta sicuramente un valore aggiunto al territorio”. Manuel Matertich
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