Operazione anti bracconaggio a Grantorto: denunciato un 50enne. Usava reti in modo illegale
Stava utilizzando illecitamente reti da uccellagione e aveva già catturato ed ingabbiato alcuni esemplari di uccelli selvatici protetti che in questo periodo attraversano le Alpi migrando verso le regioni del Nord Africa. Per questo un 50enne di Grantorto è stato denunciato per furto aggravato ai danni dello Stato. Il bracconiere è stato scoperto in flagranza di reato a catturare avifauna mediante l’installazione di un articolato sistema di nove reti da uccellagione, opportunamente tese fra la vegetazione nelle cui vicinanze aveva posizionato ben 7 richiami elettroacustici utilizzati per riprodurre canti degli uccelli.
I controlli
Il personale del Nucleo Carabinieri Forestale di Grantorto, nell’ambito dei controlli venatori ed antibracconaggio posti in essere in questo particolare periodo, insospettiti da canti di uccelli per intensità anomala, costante e ripetitività, hanno scoperto la presenza di tale sistema di cattura che si estendeva per una superficie di circa 300 mq. L’uomo aveva accuratamente mimetizzato la trappola nella vegetazione presente nelle vicinanze di un cantiere edile di un casale in ristrutturazione. I militari, dopo un breve appostamento, sono riusciti ad individuare la postazione di cattura utilizzata intervenendo prontamente e riuscendo a liberare due piccoli ed indifesi esemplari di pettirosso e pispola rimasti intrappolati.
La perquisizione
Le successive operazioni di perquisizione hanno consentito di trovare a casa del bracconiere, all’interno di congelatori, oltre cento esemplari di avifauna morta, appartenente a diverse specie, protetta e particolarmente protetta, tra i quali pettirossi, cardellini, lucherini, pispole, cinciallegre, ritenuti dai militari quale provento dell'illecita condotta. Quanto trovato è stato sequestrato ed ora il 50enne dovrà rispondere del reato di furto aggravato di fauna selvatica (cosiddetto “furto venatorio”) la cui pena prevede la reclusione da uno a sei anni, in quanto l’avifauna è considerata dalla Legge patrimonio “indisponibile” dello Stato.
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