Per consentire lo svolgimento di queste operazioni, è stata completamente chiusa la ciclabile sull'argine del fiume Brenta, interdetta anche ai pedoni
Proseguono i lavori sul Ponte della Libertà a Vigodarzere. Il cantiere è entrato nella fase due. Dopo aver eseguito le operazioni di bonifica bellica, la ditta incaricata ha ripulito l’argine (lavori in parte rallentati dal maltempo) per poi procedere alla realizzazione del basamento di sostegno del nuovo ponte. Per consentire lo svolgimento di queste operazioni, è stata completamente chiusa la ciclabile sull'argine del fiume Brenta, interdetta anche ai pedoni. La ciclabile rimarrà inaccessibile e chiusa, in particolare nel tratto compreso tra il ponte stesso e la chiesa, per tutta la durata dei lavori la cui conclusione è prevista entro il 2026. Temporaneamente inaccessibile anche il parcheggio occupato dai mezzi di cantiere e recintato. Nel frattempo sono stati tolti anche i dossi che erano stati posizionati a gennaio sul ponte, in via sperimentale, dalla Provincia. A chiederne la rimozione, dopo qualche settimana, erano stati i primi cittadini di Vigodarzere, Adolfo Zordan e di Limena, Stefano Tonazzo. “In seguito alla richiesta avanzata dal nostro Comune e successivamente anche dal Comune di Limena - sottolinea il sindaco Zordan -, la Provincia ha accolto le nostre richieste provvedendo a rimuovere i dossi rallentatori installati sul Ponte della Libertà”. Zordan e Tonazzo si erano rivolti alla Provincia, ente proprietario della strada, all'indomani dell'ennesimo incidente, nel quale una donna era rimasta ferita dopo che la sua auto si era ribaltata proprio sul ponte, in mezzo ai cubi di cemento. In quanto proprietaria del manufatto, spetta alla Provincia determinare gli interventi sulla struttura: come misura anti velocità era stato deciso di collocare anche i dossi perché la velocità con cui si affrontava il ponte risultava spesso eccessiva. I dossi dovevano servire come misura rafforzativa al rispetto della velocità stabilita in prossimità dell'imbocco del ponte che è di 30 km/h, mentre nel tratto di attraversamento del ponte il limite di transito è ridotto ai 10 km/h. Da subito, però, era emersa l'inadeguatezza della soluzione, tanto da risultare peggiorativa rispetto alla situazione precedente. “Già pochi giorni dopo l'installazione - spiega Zordan -, con il collega Tonazzo abbiamo chiesto alla Provincia di valutarne la rimozione. Anche perché il traffico risultava rallentato, ma al punto da creare lunghe code. Contestualmente abbiamo invitato a prendere in considerazione anche l'eliminazione dei blocchi”. In seguito alla richiesta dei due sindaci c’era stato un sopralluogo del consigliere provinciale delegato alla viabilità, dei tecnici della Provincia e dei rappresentanti dei Comuni a conclusione del quale era stato deciso di togliere sia i dossi che cubi di cemento, posizionati anni fa per evitare il transito ai mezzi pesanti, e di installare dei varchi elettronici in grado di multare chi attraversa il ponte a velocità non consentita e con mezzi vietati. (g.b.)
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