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Sentinelle della legalità

cadoneghe

Mobilitati i ragazzi della Don Milani di Cadoneghe

Continuano a crescere di numero e in passione le “sentinelle della legalità”. L’istituto comprensivo di Cadoneghe ha partecipato al Progetto nazionale, promosso dall’associazione Antonino Caponnetto (il magistrato “padre” del pool antimafia di cui fecero parte anche Giovanni Falcone e Paolo Borsellino), a contrasto delle mafie. Le giovani sentinelle della scuola media “Don Milani” si sono ritrovate in auditorium Ramin. Dall’inizio del progetto i numeri dei protagonisti si sono triplicati tanto che le classi presenti erano tre. “L’impegno e la passione di ragazzi e ragazze ha portato a risultati concreti – hanno detto i promotori – sia riguardo il coinvolgimento di altri coetanei e sia sul fronte del problema inquinamento e traffico a Cadoneghe, in particolare davanti alla loro scuola. I ragazzi hanno sensibilizzato le famiglie e i cittadini”. I risultati ? I cartelli stradali nei pressi dell’edificio scolastico con la scritta “Divieto di inquinamento”, ad esempio. La proposta era nata lo scorso anno da parte dei ragazzi e, dopo la delibera, il Comune li ha installati. Soddisfazione per la dirigente scolastica Annelise Squizzano che, con orgoglio, ha salutato studenti e studentesse e le insegnanti, Paola Norbiato, Dafne Rizza, Silvia Rossi “per aver seminato bene”. I ragazzi hanno fatto propria la proposta di piantumazione di alberi “mangia veleni” nel giardino della scuola oltre alla realizzazione di orti e alla cura del verde nel cortile scolastico. A chiusura sono stati letti alcuni versi su padre Ezechiele Ramin, padovano, assassinato a 32 anni in Brasile. Ramin fu ucciso perché si era schierato con i piccoli agricoltori nella lotta contro i grandi latifondisti che cercavano di impadronirsi delle loro terre. (n.m.)
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