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Curtarolo. Mazì: il doposcuola si fa insieme, più inclusivo e ricco di attività

Sconto alle famiglie grazie a un contributo della Fondazione Cariparo

Giocomotricità

Foto di repertorio

Si chiama Mazì, dal greco che significa «insieme», il servizio di doposcuola per la scuola primaria che abbraccia i plessi Cappellari a Santa Maria di Non e Umberto I a Pieve, frazioni di Curtarolo. Mazì è una preziosa opportunità per gli alunni di crescere insieme, ognuno con le proprie caratteristiche e peculiarità, in una dimensione accogliente dove il gruppo diventa occasione di amicizie, affetto, confronto e valorizzazione di ciò che ciascuno porta con sé. Insieme si pranza, si gioca, si fanno i compiti e si impara a vivere in comunità.

L'attività è svolta dalla cooperativa La Bottega dei Ragazzi, che opera nel campo della ricerca e dell'intervento educativo e promuove una cultura dell'infanzia nel territorio, offrendo un contributo di riflessione e progettazione nella realizzazione di proposte formative, aggregative e di animazione per giovanissimi, giovani, adulti, famiglie e comunità.

«Abbiamo ricevuto un contributo di 20.000 euro da parte della Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo – spiega il sindaco Martina Rocchio – e questo ci ha permesso di ridurre di 15 euro al mese il contributo di ogni famiglia, arrivando a una quota agevolata di 130 euro. Un elemento molto importante è che i bambini con disabilità non pagano, potendo frequentare gratuitamente e beneficiando di un educatore dedicato all'accompagnamento e al supporto compiti. È stato inoltre ampliato l'orario del servizio, che ora va dalle 12.30 alle 16.15 a Pieve e dalle 13 alle 16.45 a Santa Maria di Non, per dare una finestra più ampia ai genitori che lavorano, con possibilità di pranzare e fare merenda. Ci sono stati investimenti sui progetti, introducendo anche teatro, english speaking, danza, musica, body percussion e gioco atletica, e poi è stato incrementato l'organico con un nuovo operatore».

La sindaca continua spiegando che il progetto è cominciato nel 2019 e, sei anni dopo, è notevolmente migliorato. «Ci abbiamo sempre creduto – prosegue il sindaco – e ora il progetto Doposcuola è davvero un servizio completo che risponde alle esigenze delle nostre famiglie. Eravamo partiti a Santa Maria di Non con un investimento di 11.000 euro e con pochissimi bambini. Ora siamo arrivati ad oltre 80.000 euro di fondi con 35 bambini, e si è aggiunta anche Pieve. Siamo orgogliosi di questo risultato, che ci consente di offrire un servizio davvero completo, attento ai bisogni delle famiglie e ancora più inclusivo. Grazie a questo importante contributo potremmo dare ai nostri bambini un ambiente educativo ricco di attività, garantendo al tempo stesso supporto personalizzato ai bambini che hanno maggiore bisogno e sostegno alle famiglie nel conciliare scuola, lavoro e vita quotidiana». La prima cittadina conclude che questo nuovo progetto rappresenta un passo in avanti per un servizio innovativo e di qualità: «Siamo costantemente impegnati nel ricercare risorse per ampliare i servizi dedicati alle famiglie e continueremo ad investire nell'educazione e nei nostri giovani, che rappresentano il futuro della nostra comunità». L'amministrazione comunale conferma così il proprio impegno concreto per sostenere le famiglie, ampliando i servizi e creando nuove opportunità di crescita e inclusione per tutti.

Cristina Salvato

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