I neroverdi, dopo una buona prima metà di partita, devono cedere il passo alla capolista. Mercoledì sera alle 20.30, nella tana di Rubano, altra gara con Lumezzane.
Foto Lorenzo Spinella - On/Off Production
Ad una buona Virtus non riesce l'impresa di frenare la corsa della capolista Ruvo di Puglia che vince 65-77 al Palaberta al termine di una gara in cui, comunque, i neroverdi di coach De Nicolao hanno a lungo tenuto testa a quella che, giornata dopo giornata, si sta confermando la miglior squadra del girone B. Ruvo parte forte, facendo valere la propria fisicità sotto canestro e la precisione dei suoi tiratori da oltre l’arco, ma i neroverdi non si scompongono davanti alla capolista e, a cavallo tra primo e secondo quarto, trovano le chiavi per attaccare la coriacea difesa pugliese. Con i canestri di Molinaro e Ferrari la Virtus resta a contatto e, nella seconda frazione, impatta e mette la testa avanti grazie ad attacchi ordinati e alla buona prova di Federico Osellieri, chiudendo poi sotto di solo un punto all’intervallo (36-37). I pugliesi al rientro dagli spogliatoi provano ad azzannare subito la gara con i neroverdi che, nel terzo quarto, faticano in attacco e scivolano a meno tredici nonostante le due bombe di Scanzi (46-59). Negli ultimi 10’ la Virtus prova il tutto per tutto, guidata da Antelli e Ferrari (a referto con 13 e 16 punti) senza però riuscire mai a rientrare oltre il meno dieci con gli ospiti che blindano il risultato con le triple di Jackson e gestiscono comodamente cronometro e punteggio sino al termine (65-77). Ora la Virtus sarà di nuovo in scena mercoledì sera alle 20.30, stavolta nella tana di Rubano, per il recupero del match con Lumezzane, in una gara fondamentale per tornare subito alla vittoria. “Avevamo davanti un avversario davvero tosto, una squadra che ha davvero tante opzioni offensive e che sta facendo un gran campionato, ha commentato coach Riccardo De Nicola. Ora abbiamo modo di rifarci subito, con altre due partite davanti al nostro pubblico. Giocare in casa deve essere il nostro fattore in più, con il calore e l'entusiasmo che i nostri tifosi possono trasmetterci.”
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