In un “Battaglini” gremito, i ragazzi di coach Andrea Marcato vincono il derby e accedono alla finale tricolore contro Viadana
Sarà Viadana-Petrarca Padova la finale scudetto della serie A elite di rugby che si disputerà domenica 2 giugno allo stadio Lanfranchi di Parma con diretta su rai 2. È questo il verdetto emerso dopo la semifinale di domenica tra Femi Cz Rovigo e Petrarca Padova, giocata in uno stadio Mario Battaglini gremito come al solito in queste occasioni. Sabato, il Viadana si era assicurato il primo posto in finale vincendo 18-16 contro il Valorugby Emilia. Il Rovigo voleva arrivare in finale per difendere il tricolore che ha cucito sulle maglie, vinto lo scorso anno proprio contro il Petrarca Padova. I tuttineri di coach Marcato non vincevano gli ultimi 5 derby e, ci sono riusciti in questo, con il consueto finale che ha tenuto tutti con il fiato sospeso, quando con il risultato di 24-22 per il Petrarca, il Rovigo era a 50 cm dalla linea di meta padovana, in percussione da quasi 4’ oltre gli 80 regolamentari. Ma, proprio sul più bello ai rossoblù è sfuggito l’ovale dalle mani consentendo al Petrarca di liberare l’area e calciare fuori per il fischio finale che ha mandato in estasi il Petrarca Padova. Partita che non inizia nel migliore dei modi per i padroni di casa che al 9’ litigano con l’ovale, Bellini riesce a stoppare un calcio e a recuperare velocemente per la prima marcatura dei tuttineri. Lyle non sbaglia e fissa la trasformazione, 0-7. Al 16’ Petrarca è in touche nei cinque metri di Rovigo, allarga il gioco per Scagnolari, l’ala schiaccia in bandierina la seconda meta per gli ospiti. Lyle è preciso, 0-14. Al 30’ Rovigo risale il campo, azione perfetta di Diederich Ferrario, che gioca veloce l’ovale dalla ruck, riesce a sfuggire alla forte pressione del Petrarca e vola in mezzo ai pali per la prima meta dei rossoblù, riuscendo così a sbloccare il risultato. Dogliani aggiunge i due punti della trasformazione, 7-14. Al 36’ buona azione del Rovigo che non demorde ed inizia ad imporsi sull’avversario, Diederich Ferrario recupera l’ovale, mette il piede sull’acceleratore e con una bella azione personale va a segnare la seconda meta per i ragazzi di coach Lodi. Dogliani converte e porta le due squadre sul 14 a 14. Al 40’ Rovigo libera l’ovale e chiude così il primo tempo con un pareggio, 14 a 14.Seconda frazione che inizia a favore dei rossoblù che al 47’ ottengono un calcio a favore, capitan Ferro e compagni optano per i pali e Dogliani porta a +3 i bersaglieri, 17-14. Al 58’ Petrarca gioca veloce una mischia nei cinque metri dei rossoblù, De Masi riceve il pallone e vola in mezzo ai pali, Lyle converte facilmente, 17-21. Al 67’ calcio a favore per Rovigo, che opta per la touche nei cinque metri dei tuttineri: drive efficace della Rugby Rovigo Delta che con tutta la squadra spinge oltre la linea Cadorini per la meta del sorpasso, Dogliani non converte e i rossoblù si portano a più uno, 22-21. Al 76’ Petrarca risale il campo e ottiene un calcio a favore, Lyle dalla piazzola aggiunge +3, 22-24. Un finale da cardiopalma per tutto il Battaglini, con Rovigo in attacco nei 22 metri degli avversari, giocatori in maglia rossoblù che cercano di avanzare il più possibile: ragazzi di coach Lodi nei cinque metri degli avversari, tentato in tutti i modi di macinare metri ma nell’avanzamento commettono un avanti. Petrarca libera l’ovale fuori dal terreno di gioco e all’84’ i tuttineri si guadagnano un pass per la finale scudetto 2024.“In due situazioni abbiamo regalato dei punti troppo facili al Petrarca, le parole del tecnico del Rovigo Alessandro Lodi. Siamo stati poi bravi a recuperare da un 14-0 e ad andare anche in vantaggio. Questo dimostra quanto questo gruppo siamo cresciuto e sia consistente. Non posso dire nulla ai giocatori, hanno lasciato tutto in campo. Il pubblico vuole vederci vincere, c’era una bellissima atmosfera al Battaglini. Volevamo regalare questa soddisfazione a tutti, al club, ci dispiace davvero molto non aver centrato l’obiettivo. Sono orgoglioso di questo gruppo.” Dall’altra parte coach Andrea Marcato festeggia coi suoi ragazzi un’altra finale, sperando in un esito diverso da quello dello scorso anno.
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