Dal 22 gennaio sbarca la mostra "Simply Haring", 62 opere originali dell'iconico arista americano Keith Haring
Un everto culturale di importanza nazionale, che rende omaggio alla modernità di un artista annoverato non scio tra i più noti esponenti della Pop Art degli anni 80, ma anche tra i padri della grafica e della comunicazione contemporanea. Trasgressivo, anticonformista e libero, Haring era un artista unico e quella di Simply Haring sarà un'occasione preziosa per approfondire le tematiche più forti, attuali oggi come allora: la lotta politica, i conflitti sociali, la meccanica della comunicazione, l'alienazione dell'individuo. La mostra, allestita negli spazi di Ipercity e accessibile gratuitamente negli orari di apertura del Centro, crea inoltre un cortocircuito tra lo spazio non convenzionale e le opere che probabilmente avrebbe divertito Haring, da sempre lontano dagli eventi ufficiali del mondo dell'arte e attratto dai linguaggi alternativi, incluso quello della pubblicità. "Continua il percorso di Ipercity nell'arte contemporanea; - ha dichiarato Luca Rossi, Amministratore Delegato di Ses Italy - dopo le mostre dedicate alla street art, da Caroli Blanco a TVBoy, a Romero Britto e Mr Savethewall, ospitiamo la mostra definitiva di Keith Haring, uno dei più iconici e riconoscibili artisti contemporanei, favorendo una esperienza unica, anche didattica; ancora una volta, dimostriamo che i Centri Commerciali non sono "non luoghi", ma "spazi pulsanti di vita", come dice il payoff di SES- Spar European Shopping Centers, di cui siamo la filiale italiana" [video width="848" height="480" mp4="https://www.lapiazzaweb.it/upload/2024/01/WhatsApp-Video-2024-01-18-at-16.19.34.mp4"][/video]
La mostra
L'idea di Haring era proprio quella di usare la sua arte per dialogare con un pubblico più ampio, portando le sue opere al di fuori degli spazi tradizionali, prendendo spunto in questo anche da graffiti. L'allestimento è stato realizzato anche tenendo conto di alcuni valori cardine nello sviluppo degli eventi di Ipercity, in particolare la sostenibilità sociale la parte informativa delle opere è realizzata anche nel linguaggio braille, per garantire la partecipazione delle persone ipovedenti, come I Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti della sezione di Padova. Lo scopo educativo si esprime altresì con il coinvolgimento delle scuole del territorio, dalle elementari alle superiori, attraverso dei tour guidati è personalizzati per approfondire la conoscenza dell'artista. La carriera di Haring si dipana in poco più di un decennio: nel 1978 arriva a New York e plasma la sua iconografia entrando in contatto sia con gli artisti di strada - i graffitisti della Grande Mela, tra cui Jean Michel Basquiat - sia con le icone della Pop Art - primo tra tutti Andy Warhol. Nel 1990 la sua folgore è già esaurita, spenta anzitempo dall'AIDS.
Provincia di Padova
La mostra, organizzata da Ipercity e ELV-Culture of Innovation e curata da Luca Marchionni e Andrea Salvaggio, ha il patrocinio della Provincia di Padova e del Comune di Albignasego "Abbiamo subito riconosciuto il potenziale culturale di questa iniziativa - ha spiegato Vincenzo Gottardo, Vicepresidente della Provincia di Padova - "Se c'è un artista che è ormai entrato nell'immaginario collettivo e che i più giovani riconoscono, è proprio Haring, con i suoi personaggi che attraversano e compongono un mondo caotico e vitale. Per questa ragione, non ci siamo limitati a concedere il patrocinio, ma abbiamo invitato attivamente le scuole superiori a considerare questa mostra come un'opportunità didattica. Abbiamo scritto a oltre venti istituti e contiamo già che il giorno dell'inaugurazione diversi studenti, sia diAlbignasego che di Padova dei dintorni, visiteranno l'esposizione".
Una mostra inclusiva e accessibile
Il tratto caratteristico della nostra mostra? Con il linguaggio diretto di Keith Haring, l’arte esclusiva diventa arte inclusiva, per tutti. Sarà infatti possibile approfondire le opere grazie ad audioguide (disponibili sia fisicamente, sia tramite QR code) e scritte in Braille, per dare l’opportunità anche alle persone ipovedenti di visitare e fruire di questa mostra. Valorizziamo così le associazioni del territorio grazie anche al coinvolgimento dell’associazione di ipovedenti Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti della sezione di Padova.
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