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L’iniziativa

Posate quattro pietre di inciampo in memoria di Giorgio Perlasca

Presenti alla cerimonia il figlio Franco Perlasca e l’ex premier Giuseppe Conte

Posate quattro pietre di inciampo in memoria di Giorgio Perlasca

Un momento della cerimonia dedicata a Giorgio Perlasca, Giusto tra le Nazioni

Maserà di Padova ha reso omaggio a Giorgio Perlasca, il “Giusto tra le nazioni” che riposa nel cimitero del paese, con l’inaugurazione di quattro “pietre d’inciampo”. La cerimonia si è svolta sabato 30 agosto in piazza del Municipio, in un angolo dedicato alla sua memoria, a trentatré anni dalla sua scomparsa.

All'evento erano presenti il figlio Franco Perlasca, l’ex premier Giuseppe Conte, il sindaco del Consiglio comunale dei ragazzi, Yassir Boutirra, e soprattutto gli ex alunni della classe quinta della scuola Ca’ Murà, che sono stati gli ispiratori di questa iniziativa.

Le quattro pietre, posate in suo onore, riportano messaggi significativi: il nome di Perlasca, la sua frase “C’era della gente che era in pericolo di morire… bisognava fare qualcosa. L’ho fatto!”, e la cifra delle oltre cinquemila persone salvate. Le scritte lo definiscono "simbolo di coraggio, libertà, forza delle idee e fratellanza; esempio per le future generazioni".

L'idea è nata proprio dagli studenti della scuola primaria Ca’ Murà. Come ha spiegato il sindaco Gabriele Volponi: «Devo ringraziare gli alunni, perché sono stati loro, inviandomi delle lettere, a chiedere di ricordare Perlasca. Sono stati supportati dalla loro insegnante Chiara Fabris e dalla dirigente scolastica Stefania Sbriscia. Grazie anche al vicesindaco Silvia Borghetto, che ha portato avanti la loro richiesta, facendosi parte attiva per la sua realizzazione». Gli stessi alunni hanno raccontato come l'idea sia nata dopo aver visitato la tomba di Perlasca e averne parlato in classe.

La figura di Giorgio Perlasca, che visse per alcuni anni a Maserà, è un esempio di coraggio straordinario. Durante l’inverno del 1944, a Budapest, si finse console generale spagnolo e riuscì a salvare oltre 5.218 ebrei ungheresi dalla deportazione nei campi di sterminio, rilasciando falsi salvacondotti. Per questo gesto eroico, lo Yad Vashem lo ha insignito del titolo onorifico di “Giusto tra le nazioni”.

Alla cerimonia ha voluto essere presente anche l’onorevole Giuseppe Conte: era già programmata in serata la sua partecipazione al Festival Fornaci Rosse di Vicenza, ma ha deciso di anticipare il suo arrivo in Veneto per poter presenziare. «Quella di Perlasca è una storia di coraggio straordinario – ha dichiarato l’onorevole Conte  – di chi, di fronte a certi eventi, si è assunto la responsabilità di stare dalla parte giusta e di non voltarsi dall’altra parte, rischiando in prima persona. Speravamo che non tornassero più certe pagine di orrore del Novecento, però purtroppo in questi giorni assistiamo con profondo dolore ai bombardamenti sulla striscia di Gaza e al conflitto russo ucraino».

La cerimonia si è conclusa al cimitero, dove, secondo tradizione, è stata deposta una corona sulla sua tomba. Il figlio Franco ha poi tenuto un discorso toccante per ricordare la figura del padre.

Cristina Salvato

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