Giovani studenti e studentesse protagonisti della rinascita dei Giardini Margherita in Portello
Torna Reset Fest. I giovani sono sinonimo di vita e, infatti, solo loro potevano ridare vita ad uno spazio verde nel cuore del Portello rimasto per troppo tempo degradato. «Ci incolpano del degrado, noi rispondiamo rimboccandoci le maniche e restituendo uno spazio verde alla cittadinanza.» Così è cominciata l'edizione 2021 di Reset Fest, il festival delle associazioni studentesche padovane, Udu Padova e Rete degli Studenti Medi di Padova, chiamato come il Circolo Reset di via Loredan, la loro "base operativa" in Portello. Dalle associazioni organizzatrici del Padova Pride festival che nasce proprio per riqualificare un'area -quella del Portello- altrimenti povera di spazi e vuota di momenti culturali, quest'anno ha trovato luogo nei Giardini Margherita di via Coletti, tra via Loredan e via Marzolo, messi al bando dal Comune per l'estate. «C'è ancora molto da sistemare, ma in questi giorni ci siamo rimboccati le maniche per ridare vita ad un luogo potenzialmente bellissimo ma che, purtroppo, in questi anni è stato chiuso al pubblico e abbandonato in uno stato di degrado.» ha detto Virginia Libero, Presidente di Udu Padova.
«L’obiettivo è restituire questo spazio a tutta la cittadinanza: da quella studentesca che tra poco ricomincerà a popolare le università e le scuole a quella residente al Portello.» Aggiunge Irene Bresciani, della Rete degli Studenti Medi.
«Tutto questo lo portiamo avanti attraverso momenti di aggregazione, culturali, musicali ecc. sentiamo la necessità di portare la socialità finalmente nel quartiere.»
Un buon inizio con musica live
Il festival è iniziato venerdì sera con il concertò acustico di Federico Secondomè e proseguirà fino al 20 settembre. Tanti i momenti d’incontro e dialogo con varie associazioni che interverranno a dare il proprio contributo alla vita padovana: Legambiente, Centro veneto Donna, CGIL.
Infine Samuele Dalla Libera, responsabile del festival:« il Portello è la nostra casa e, oltre il lavoro di recupero, è bello vedere uno spazio verde riallestito e riaperto al pubblico.»
Emilia Milan
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