Padova: Termovalorizzatore, Camani (PD): “Giusto il voto contrario del Comune, non è chiara la sostenibilità ambientale ed economica. E la Regione ha precise responsabilità”
Vanessa Camani vicecapogruppo del Pd In Consiglio regionale
Termovalorizzatore di Padova, Vanessa Camani vice capogruppo PD commenta così il NO del Comune
“Sul termovalorizzatore di Padova ha ragione il Comune che ha votato contro nella Conferenza dei servizi: ad oggi non ci sono le condizioni per valutarne la sostenibilità ambientale ed economica, anche per innegabili responsabilità regionali”. È quanto dichiarano i consiglieri del Partito Democratico Veneto con la vice capogruppo Vanessa Camani, il presidente Giacomo Possamai e i colleghi Anna Maria Bigon, Jonatan Montanariello, Andrea Zanoni e Francesca Zottis a proposito della quarta linea dell’inceneritore su cui la Giunta Giordani ha espresso la propria contrarietà. “Anzitutto non è ancora stato approvato il nuovo Piano dei rifiuti e quindi è prematuro valutarne la capacità di approvvigionamento. L’autorizzazione ad ammodernamenti o chiusure di impianti esistenti deve essere conseguente alla valutazione di quel Piano, non può precederla. Tuttavia non si può neanche dimenticare il contributo che il territorio di Padova ha già dato nell’evitare il conferimento in discarica dei rifiuti negli ultimi decenni”, attaccano i consiglieri dem, che evidenziano come la proposta di ‘recupero di calore’ avanzata da Herambiente sia limitata all’ospedale adiacente e non preveda invece il recupero complessivo del calore e dell’elettricità. “Anche qui non possiamo non sottolineare la latitanza della Regione: non c’è una strategia sulla transizione energetica, altrimenti avrebbe pensato a realizzare una rete di teleriscaldamento per alimentare abitazioni o altre strutture pubbliche nelle vicinanze dell’impianto Una lacuna grave perché una reale valorizzazione dell’energia, calore ed elettricità, permetterebbe sia al Veneto che alla città di Padova di accelerare verso la neutralità climatica, obiettivo prioritario del New Green Deal comunitario e pre-requisito per l’accesso prioritario alla nuova Programmazione UE 2021-2027”. “Una miopia strategica - evidenziano gli esponenti democratici - confermata dal fatto che non vengono citati né l’opportunità offerta dal Pnrr per finanziare la realizzazione di rete di teleriscaldamento e dell’ammodernamento degli impianti né il bando ‘Economia Circolare’ che prevede fondi per l’efficientamento degli impianti di raccolta e trattamento dei rifiuti provenienti dalla differenziata, che dovrebbe essere la priorità per ogni sistema di raccolta prima della termovalorizzazione”. “Tanti indizi che fanno una prova, quella della totale incapacità del Governo Zaia di proteggere i cittadini veneti dagli impatti negativi sulla loro salute, causati da scelte non sostenibili nella gestione dei rifiuti e nella mancata lotta ai cambiamenti climatici”.
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