I carabinieri di Padova ricordano oggi il 41°anniversario della morte dell’App. Enea Codotto e Car. Luigi Maronese
Oggi si è celebrato un evento che per i Carabinieri di Padova e per l’Arma tutta assume un duplice significato: il primo di carattere sentimentale nei confronti di due nostri militari che hanno perso la vita eroicamente nel corso di un intervento, il secondo, di carattere istituzionale, poiché la caserma dove tutti noi quotidianamente prestiamo servizio è a loro intitolata. Alle ore 09.00, il Comandante della Legione Carabinieri “Veneto” Generale di Brigata Giuseppe Spina, alla presenza di una rappresentanza di militari dei Comandi dell’Arma di Padova, dell’Associazione Nazionale Carabinieri, del vice Prefetto, del vice sindaco di Padova e del Questore, ha deposto una composizione floreale davanti alla stele eretta sul luogo dove avvenne il duplice omicidio. A seguire presso la caserma di via Rismondo n. 4 intitolata a “Codotto e Maronese” si è svolto un momento di raccoglimento presso la lapide con la deposizione di un mazzo di fiori per poi concludersi nella cappella ubicata all’interno della Caserma, in cui si è celebrata una Santa Messa ufficiata dal 2° Cappellano Militare Capo, Don Corrado TOMBOLAN. Il fattoLa sera del 5 febbraio 1981, il turno del Nucleo Radiomobile 18.00 – 24.00 capeggiato dall’Appuntato Enea CODOTTO e con autista il Carabiniere Luigi MARONESE, si recava per un intervento nei pressi del canale Scaricatore, nel quartiere Bassanello, a seguito della chiamata di un cittadino. Arrivati sul posto, i due sorprendevano alcuni militanti dei NAR (un gruppo terrorista neofascista) che tentavano di recuperare un borsone di armi precedentemente nascoste nel letto del canale. Scoperto dai militari, il gruppo ingaggiava un violento conflitto a fuoco con loro, colpendoli a morte. Prima di essere uccisi, i Carabinieri riuscivano, a loro volta, a colpire il leader del gruppo, Valerio Fioravanti, che, gravemente ferito ad entrambe le gambe, veniva successivamente arrestato. Enea CODOTTO e Luigi MARONESE vennero insigniti della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria, la più alta ricompensa che lo Stato riconosce ai servitori eroici caduti nell’adempimento del dovere e la cui motivazione così ricorda l’evento: “Equipaggio di autoradio di nucleo operativo e radiomobile, interveniva, di notte, in località isolata, ove sorprendeva alcune persone sospette, risultate successivamente appartenere a pericoloso gruppo eversivo, mentre recuperavano armi e munizioni precedentemente occultate in un canale. Proditoriamente aggrediti dai terroristi in agguato, benchè gravemente feriti da colpi di arma da fuoco, reagivano con le armi in dotazione ferendo gravemente un malfattore. L’eroico comportamento consentiva la cattura del terrorista ferito, l’identificazione e arresto di numerosi componenti del gruppo eversivo e fiancheggiatori appartenenti alla delinquenza comune, nonché il recupero di un notevole quantitativo di armi, munizioni, esplosivi e documenti. Luminoso esempio di eccelse virtù militari, fulgido ardimento ed assoluta dedizione al dovere spinto fino all’estremo sacrificio”.
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