Padova, dopo il riconoscimento Unesco del 2021, candidata ad una nuova sfida: Capitale Italiana della Cultura. A giugno il bando per la candidatura 2025
Dopo il riconoscimento Unesco del luglio 2021, Padova si prepara ad una nuova sfida. La città si candida a diventare Capitale Italiana della Cultura. Con 2600 anni di storia, una città che custodisce due siti UNESCO e sede di una delle Università più antiche del mondo, Padova è a tutti gli effetti luogo di tutte le arti di bellezza, spiritualità e innovazione. A presentare il progetto l’assessore alla cultura Andrea Colasio“Questi ultimi anni hanno rappresentato per le politiche culturali di Padova un momento particolarmente fecondo, per certi versi unico ed eccezionale. - spiega soddisfatto - Abbiamo finalmente riscoperto la nostra vocazione di grande città d'arte europea. Indubbiamente le diverse tappe di avvicinamento alriconoscimento Unesco per i cicli pittorici del XIV secolo sono state un vero e proprio momento di crescita collettiva: l'intera città si è riconosciuta nel suo patrimonio culturale. La grande maggioranza dei padovani si è identificata in questo processo: Padova meravigliosa, siamo Patrimonio Unesco". “Penso che Padova - sottolinea il sindaco Sergio Giordani - abbia tutte le carte in regola per raggiungere questo obiettivo e penso che la città meriti da subito un impegno corale per mettersi in cammino su questo bel percorso. Padova è una città di una straordinaria vivacità, un mosaico di realtà culturali che tutte assieme compongono un bellissimo quadro. Dobbiamo avere sempre più attenzione per loro, dobbiamo essere sempre più al loro fianco. Ascoltarle, coinvolgerle, valorizzarle, sostenerle. Questo percorso di candidatura può essere una preziosa ulteriore occasione per costruire assieme un vero e proprio cantiere che le veda protagonista assieme a tutte le Istituzioni della città. Per farlo serve, insieme, costruire un cambio di prospettiva nelle politiche culturali, che parta proprio dalle grandi energie che esistono in città e dal mettere al centro loro e iloro bisogni. Parte una nuova sfida, corale, da vincere insieme, come sempre”. Una nuova sfida per Padova che vedrà il coinvolgimento dei principali interlocutori della città per valutare la strategia e i tempi di presentazione del dossier. Dall’Università degli Studi di Padova alle molteplici realtà culturali, associative e tutte le categorie economiche attori dello sviluppo della creatività e innovazione della città. (Continua dopo il video) [embed]https://youtu.be/T84d5qaHWLk[/embed] PADOVA, CANTIERE DELLA CULTURA Sarà questa l’espressione utilizzata per il percorso della candidatura di Padova a Capitale Italiana della Cultura. Una formula che racchiude due pilastri su cui la cui la città ha saputo costruire in questi anni il suo processo identitario: identità culturale e inclusività. Padova Capitale Europea del Volontariato, così come per ben due volte, Patrimonio Unesco dell'Umanità, prima con l'Orto Botanico, poi con la Urbs picta. Una formula - "Padova, il cantiere della cultura" - che vocalizza l’attenzione sulla centralità della strategia culturale della città. Un nuovo inizio per un’inedita progettualità. “Oggi la nostra città è un grande cantiere culturale – continua l’Assessore Colasio - è attraversata da un grande fermento, da un vero e proprio stato di "effervescenza collettività. Possiamo affermare con orgoglio che poche città italiane possono vantare in questo momento una tale densità e qualità di cantieri della cultura. È questa consapevolezza che ci induce a candidare Padova a Capitale italiana della Cultura: pensiamo di essere un vero e proprio laboratorio sperimentale, dove tradizione e innovazione hanno trovato un loro equilibrio”. Sono circa cento milioni gli investimenti in atto da parte dell’Amministrazione, che restituiranno una nuova immagine urbana alla città. Dal restauro della Torre degli Anziani (1 milione) e del Castello Carrarese (30 milioni), al restauro delle imponenti Mura veneziane (30 milioni) o delle Statue di Prato della Valle, per fare qualche esempio. Per passare poi alla realizzazione della cittadella della Scienza all'interno dell'Ex Macello (5 milioni). Dieci milioni investiti all’Arcella con la trasformazione dell'ex-Coni nel grande centro culturale Du-30 a San Carlo e il restauro del Palazzo Configliachi. Cantieri materiali a cui si aggiunge un’ampia offerta culturale e spazi della creatività urbana, spesso in un rapporto costruttivo e dialogico tra istituzioni locale e realtà associative e imprenditoriali locali: Padova Jazz Festival; Girovagarte; Stagione del Verdi, Fiera delle Parole, Photo OpenUp, solo per citare alcuni esempi. [embed]https://youtu.be/NPBMxQGG4Eo[/embed] Sara Busato
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