Il vicesindaco Andrea Tomaello e l'assessore alla coesione sociale Simone Venturini alla prima partita di campionato del Baskin Mestre.
É ripartito, dopo due anni di stop, il campionato di baskin, disciplina sportiva che si ispira al basket ma con regole in parte diverse, che mette insieme, nella stessa squadra, giocatori e giocatrici, sia normodotati che disabili. La prima partita della stagione si è disputata al Pala Vega di Trivignano ed ha visto il Baskin Vega Mestre affrontare la Yellow Submarine Padova.A seguire l'incontro, in rappresentanza dell' Amministrazione comunale, il vicesindaco con delega allo Sport, Andrea Tomaello, e l'assessore alla Coesione sociale, Simone Venturini. "Bello ripartire così, con tanti ragazzi e molti entusiasmo - ha detto il vicesindaco - Ringrazio tutti coloro che si adoperano per organizzare questi eventi. Il messaggio, per tutti i ragazzi che volessero avvicinarsi ad attività di questo tipo, è quello di partecipare, perche così sono sicuro che si divertiranno e faremo del bene anche alle loro famiglie". "Sono passati sei anni da quando è stata avviata questa bella esperienza - ha fatto eco l' assessore Venturini - Poi sono arrivate le chiusure, che hanno pesato su tutti ma ancor di più sui disabili e le loro famiglie. Lo stop ai centri diurni e alle attività sportive li ha privati di occasioni di inclusione e valvole di sfogo. Ripartire oggi e farlo dallo sport vuol dire dare a queste persone l'opportunità di evadere da una situazione difficile". Rispetto al basket, nel baskin ci sono in campo quattro canestri, due normali e due più bassi ai lati, zone protette per garantire il tiro nei canestri laterali e giocatori con ruoli definiti dalle proprie competenze motorie, che possono avere solo avversari diretti con le stesse caratteristiche.
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