
Il sindaco Sergio Giordani e l’assessore alla Cultura,
Andrea Colasio puntano alla doppietta. Dopo il grande successo del riconoscimento Unesco il prossimo passo è la candidatura di Padova a Capitale Italiana della Cultura 2025. La città, nel corso di questi anni, è cresciuta sotto diversi punti di vista compresi quelli culturali e turistici e, in questo senso, un eventuale
“nomina” a Capitale della cultura sarebbe considerato, in un certo senso, la
certificazione di un primato che, secondo diversi indicatori, è già nei fatti. Ciononostante l’amministrazione Giordani non attenderà gli eventi, ma anche in questo caso giocherà all’attacco: già pronto, infatti, uno
stanziamento da 100 milioni di Euro per il completo recupero del patrimonio artistico. Il primo step sarà quello di redigere un dossier, in modo partecipato, per la presentazione della candidatura. Con ogni probabilità a giugno sarà pubblicato il
bando per la candidatura 2025: il lavoro preliminare è già in corso e in quel momento partirà la redazione del dossier grazie al coinvolgimento di tutti gli attori culturali, associativi e socio – economici presenti sul territorio. Il “titolo” di Capitale italiana della Cultura esiste dal 2014 e, negli anni, è stato assegnato a Lecce, Siena, Cagliari, Matera, Mantova, Parma e Palermo. L’anno prossimo toccherà a Brescia e Bergamo: le due città simbolo della tragedia del Covid. "
Urbs picta - spiega l’assessore
Colasio -
non costituisce l’ultima tappa di questo vero e proprio “Rinascimento” culturale. Con il riconoscimento Unesco la storia non finisce. Al contrario: si configura come la prima tappa di un nuovo inizio. Si è iniziato un processo di profonda riscrittura della trama identitaria cittadina, che non si traduce in mere formule retoriche o in una convenzionale reinvenzione del passato. Noi vogliamo continuare a credere in Padova lo dobbiamo ai nostri ciitadini e alle tantissime associazioni culturali, ma anche sportive che hanno accompagnato e condiviso il complesso e lungo percorso che ci ha portati alla Urbs picta. Questi ultimi anni hanno rappresentato, per le politiche culturali di Padova, un momento particolarmente fecondo, per certi versi unico e eccezionale. Abbiamo finalmente riscoperto la nostra vocazione di grande città d’arte europea. Abbiamo deciso di individuare una formula sintetica per esprimere il percorso di candidatura: Padova, il cantiere della cultura. Possiamo affermare con orgoglio che poche città italiane possono vantare in questo momento una tale densità e qualità di cantieri della cultura. È questa consapevolezza che ci induce a candidare Padova a capitale italiana della cultura: pensiamo di essere un vero e proprio laboratorio sperimentale, dove tradizione e innovazione hanno trovato un loro equilibrio".
"Dopo l’entusiamante conseguimento del secondo sigillo Unesco, in molti ci hanno chiesto di avere un nuovo slancio e lanciarci in una rinnovata sfida: concorrere come città capitale italiana della cultura - aggiunge il sindaco, Sergio Giordani -. Penso che Padova abbia tutte le carte in regola per raggiungere questo obiettivo e penso che la città meriti da subito un impegno corale per mettersi in cammino su questo bel percorso. Padova è una città di una straordinaria vivacità, un mosaico di realtà culturali che tutte assieme compongono un bellissimo quadro. Dobbiamo avere sempre più attenzione per loro, dobbiamo essere sempre più al loro fianco. Ascoltarle, coinvolgerle, valorizzarle, sostenerle. In questi anni abbiamo provato a farlo, ma oltre il duro periodo del Covid, questo percorso di candidatura può essere una preziosa ulteriore occasione per costruire assieme un vero e proprio cantiere che le veda protagoniste assieme a tutte le Istituzioni della città. Per farlo serve, insieme, costruire un cambio di prospettiva nelle politiche culturali, che parta proprio dalle grandi energie che esistono in città e dal mettere al centro loro e i loro bisogni. Unendo le magnifiche opere d’arte che custodisce la nostra città col fermento di creatività e dinamismo che sta coinvolgendo sempre di più Padova in ogni suo quartiere, potremo presentare un progetto originale e unico. Parte una nuova sfida, corale, da vincere insieme, come sempre".