Un piccolo gesto che racconta una storia di condivisone e di gestione del bene pubblico. Un impegno ufficialmente riconosciuto dall’Amministrazione comunale con il primo patto di collaborazione sottoscritto tra amministrazione e cittadino.
Prendersi cura di una parte di città nell'interesse di tutta la collettività. Sono gli obiettivi del Regolamento dei Beni Comuni introdotto dal Comune di Padova. Ogni cittadino può curare direttamente la piazzetta o la panchina del cuore, ma anche fioriere, aiuole e altri beni materiali e immateriali. E’ la storia di Elvio Beraldin, ex ferroviere, che da sei anni, dopo la morte di sua moglie, ha riempito di fiori gialli un vaso del Comune di Padova posizionato nel cimitero di Altichiero. Un piccolo gesto che racconta una storia di condivisone e di gestione del bene pubblico. Un impegno che è stato ufficialmente riconosciuto dall’Amministrazione comunale con la sottoscrizione del primo patto di collaborazione tra amministrazione e cittadino. Da oggi, infatti, il vaso entra nell’elenco dei beni comuni come spiega l’assessora Francesca Benciolini “ È un momento importante perché il regolamento dei beni comuni – commenta l’assessora - ci permette di dare valore a questo gesto e renderlo riconoscibile perché si moltiplicano i gesti di cura condivisa tra amministrazione e i cittadini di quello che è il bene pubblico. “È un sistema – conclude l’Assessora al Sociale Marta Nalin -che cambia il rapporto tra l’Amministrazione e i cittadini. Parliamo di Amministrazione condivisa che nasce dall'idea di costruire una comunità ancora più coesa dove ciascuno può contribuire per prendersi cura della città”
Regolamento dei Beni Comuni
Dal 24 novembre 2021 è in vigore, infatti, il regolamento dei Beni Comuni per dare attuazione al principio sussidiarietà orizzontale previsto dalla Costituzione. Grazie a questo regolamento tutte le potranno decidere di occuparsi della cura, rigenerazione e gestione condivisa dei beni comuni. Ci si può prendere cura di una piazza, di un albero, di un’aiuola, di un giardino, di un edificio e persino di una comunità. Attualmente sono stati individuati 25 beni materiali, ai quali si aggiungono altri beni immateriali (decoro urbano, percorsi sicuri casa-scuola, socialità per persone anziane) ma che tutti i cittadini avanzare ulteriori proposte da sottoporre al vaglio della giunta Nella mappa interattiva sono indici anche i patti di collaborazione stipulati dai cittadini attivi per la gestione di beni comuni. Tutti possono dare il proprio contributo e verranno segnalati in città i beni comuni già presi in carico e soprattutto quelli su cui si può proporre un patto di collaborazione. Sara Busato
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