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Padova. Nasce Prisma, un progetto di sviluppo di comunità

prisma

L’obiettivo è dare vita ad un welfare fatto, prima ancora che di servizi, di persone.

Quali sono i bisogni reali del nostro territorio? Quali le difficoltà che i diversi rioni si trovano a fronteggiare quotidianamente? E quali i sogni dei cittadini? A rispondere a queste domande ci pensa Prisma, un progetto di sviluppo di comunità, nato  dalla co-progettazione tra i Servizi Sociali del Comune di Padova e le cooperative sociali Centro Train de Vie, La Bottega dei Ragazzi e Progetto Now.  Dalla fine del 2020 è stato costituito, presso la sede di passaggio Gaudenzio, l'Ufficio  dedicato Sviluppo di Comunità, un progetto che ha l'obiettivo di promuovere la partecipazione da parte delle reti, delle associazioni, dei gruppi informali e dei singoli cittadini, determinando insieme a loro quali risorse e quali problemi caratterizzano i territori della città e cercando insieme soluzioni possibili. Ma per le organizzazioni complesse, la maggiore difficoltà è stare a passo con i tempi con una città che cambia ogni giorno e si muove velocemente. Il Settore Servizi Sociali del Comune di Padova ha accolto questa  nuova sfida attraverso il progetto Prisma. Partendo dalla partecipazione dei cittadini alla vita della comunità, passando al rafforzamento delle reti di prossimità nei territori con l'obiettivo di produrre un miglioramento nella qualità della vita dei soggetti che vivono nella comunità accrescendone la capacità di risolvere i problemi e soddisfare i propri bisogni. Una nuova opportunità di scrivere un progetto insieme al terzo settore, come riporta Marta Nalin, Assessora al Sociale del Comune di Padova “ Si tratta di partire dall’analisi congiunta dei dati per coordinare ed orientare le risorse sui territori. Si tratta sicuramente di un nuovo punto di partenza, reso possibile anche dalla partecipazione degli Assistenti sociali dei Centri Servizi Territoriali sparsi sul territorio cittadino, che hanno potuto ricevere una formazione specifica e contribuire con la propria conoscenza diretta di ciò che più funziona a livello rionale”. In pratica il progetto Prisma vuole intercettare, combinare e convogliare ogni forma di attività presente sul territorio: Pubblica Amministrazione, Enti del Terzo Settore, Associazioni di Categoria e Secondo Settore, Università di Padova per sviluppare una rete di comunità. Un ufficio dedicato per lo sviluppo di comunità con la creazione di un equipe specifico formato da sei figure professionali per progetto Prisma e un coordinatore

Spazi nei Rioni

Il Settore Servizi Sociali a messo a disposizione gratuitamente cinque nuovi Spazi Prisma, utilizzati in via non esclusiva, in una logica di condivisione dei locali tra più attori, anche con eventuale compresenza di più soggetti (Spazio Prisma Pierobon – Via Pierobon 19/B; Spazio Prisma Duprè – Via Duprè 22; Spazio Prisma Maroncelli – Via Maroncelli 65; Spazio Prisma Guizza – Via Delle Scuole 5 e Spazio Prisma Magenta – Via Magenta 5/A) Luoghi  in cui sono ospitati corsi di formazione, prove di teatro, servizi di supporto tecnologico, gruppi dedicati alla neo genitorialità. " Padova deve andare fiera di questo progetto -  commenta Nicola Bernardi, coordinatore del progetto - Sono poche le città in Italia in cui è presente un progetto di sviluppo di comunità sistematico, capillare in ogni quartiere della città.  Infatti  si vuole costruire un'equipe specializzata, trasversale che operano non su sentori, ma su dati e numeri. Dalla rilevazione del bisogno condiviso fino alla risposta nei servizi specialistici per alzare la qualità della vita affinché i cittadini costruiscano relazioni orizzontali di vicinanza, contando sull'aiuto del vicino e del territorio."  Il progetto si rivolge a tutti i cittadini tra gli 0 ed i 99 anni e si svolge su tutta la città: gli operatori di comunità propongono alcuni incontri durante i quali promuovere conoscenza delle risorse del territorio e studiare insieme iniziative, eventi, progetti che possano contribuire allo sviluppo. Sono stati coinvolte 700 attori nel territorio, tra associazioni, cittadini e realtà e creata una mappa interattiva per attivare una connessione tra il Pubblico e il Privato. Sara Busato
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