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Elezioni: giovani al centro con “Io so(g)no Padova”

Io sogno

Le associazioni studentesche Udu e Rete Studenti Padova presentano la piattaforma di richieste per la Padova del futuro.

Io So(g)no Padova. Questo il nome della piattaforma presentata dalle associazioni studentesche patavine Unione degli Universitari e Rete Studenti Medi, con lo scopo di mettere concretamente al centro del dibattito politico le necessità delle giovani generazioni che ogni giorno calcano le strade della città. "Io Sogno Padova nasce dalla necessità di confronto tra studenti e studentesse che vivono la città di Padova, sia nel ruolo istituzionale che essa ricopre sia nel suo essere rappresentativa di un’intera comunità." Dichiara Marco Nimis, Coordinatore della Rete degli Studenti Medi del Veneto. "Vogliamo dare rilevanza e progettualità al concetto di cittadinanza studentesca, mettendo in luce la voglia di protagonismo e di propositivo cambiamento che la nostra generazione sa produrre. Sostenibilità, benessere psicologico, abitabilità, trasporti, sono solo alcuni esempi dei temi su cui abbiamo voluto dare la nostra visione: ora è tempo di rispondere a questi bisogni, di dare voce a chi ancora troppo spesso non ne ha. Per questo motivo invitiamo tutte le candidate e i candidati sindaco e i candidati e le candidate al consiglio comunale a sottoscriverle ed impegnarsi nel corso della prossima amministrazione." "Sono più di 100.000 gli studenti e le studentesse che arricchiscono le trame della città, studenti e studentesse che vivono e fanno parte del tessuto cittadino. Solo gli universitari sono quasi 70.000, anche se buona parte, ovvero i fuorisede, non possono votare per l'amministrazione della città in cui studiano" spiega Domenico Amico, Coordinatore di Studenti Per Udu Padova, "Questa piattaforma infatti nasce per dare voce alle idee e alle proposte di tutta la comunità studentesca padovana, con l'obiettivo di stimolare i candidati e le candidate e di proporre obiettivi realizzabili per una città a misura di studenti e studentesse."

“Io sogno Padova”, gli studenti chiedono una città inclusiva, accessibile, sostenibile e solidale

"Una città a misura di tutte e tutti è una città che si costruisce nel rispetto di ogni soggettività, ma spesso ci scontriamo con una realtà in cui è il soggetto a doversi adattare al contesto in cui vive. È necessario allora invertire questo paradigma, per mettere al centro la persona e costruire attorno ad essa luoghi veramente sicuri." Dichiara Alessia Conti, neo eletta in Consiglio Nazionale Studenti Universitari con Udu Padova, "Realtà come i Centri Antiviolenza, lo Sportello Marielle, il Centro Spolato contro le discriminazioni lgbt+, vanno implementate e supportate, soprattutto nel momento in cui le limitate risorse economiche rappresentano un limite nel poter offrire aiuto a chi si trovi in difficoltà e all’interno di contesti violenti. Un altro tema importante è sicuramente quello dell'abitabilità: la crisi abitativa che abbiamo vissuto quest'anno ha evidenziato la necessità di lavorare per una città che tenga conto della comunità studentesca. L'aumento degli affitti è diventato insostenibile, è necessario riconfermare il concordato sugli immobili da affittare agli studenti e sottoporre le offerte dei privati ad un intervento di calmierazione dei prezzi. Non basta però: servono importanti investimenti da parte del comune per aumentare le residenze universitarie in città: questo tema non può essere lasciato solo ai privati." "Come studenti viviamo quotidianamente i servizi della città: è necessaria una rete di trasporti ben costruita ed accessibile, che si innovi sotto ogni punto di vista, pensando ad esempio anche ad uno sharing di ricarica per le carrozzine elettriche." Conclude Conti, "La gratuità dei trasporti pubblici padovani rimane un obiettivo realizzabile e quanto più necessario, così come l’istituzione del biglietto unico regionale gomma-rotaia. Chiediamo investimenti anche sul tram, un servizio che è in grado di coprire grandi tratte, arrivando, fino ad Agripolis, mantenendo le tempistiche e i costi ridotti e avendo cura per l'ambiente." Emilia Milan
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