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Padova può finalmente contare su un nuovo Piano degli interventi

PAG 12 - Pennacchi

Padova, il Consiglio comunale ha dato il via libera all’adozione del Piano “Boeri”

  La città di Padova può finalmente contare su un nuovo Piano degli interventi. Lo scorso 12 aprile 2022, infatti, il Consiglio comunale, dopo lunghe ore di discussione, ha dato il via libera all’adozione del Piano “Boeri”. Il vecchio Piano degli interventi di Padova, infatti, era scaduto ancora lo scorso 29 maggio 2021, con la conseguente decadenza di tutte le zone di espansione dal punto di vista dell‘edificabilità (a meno che non si trattasse di progetti già approvati). Era dunque necessaria la definizione di un nuovo piano che l’Amministrazione ha deciso di progettare avvalendosi di una procedura di evidenza pubblica utile a selezionare interventi da inserire nella nuova programmazione, con tre avvisi pubblici cui potevano accedere tutti i cittadini interessati presentando dei progetti per poter costruire o rigenerare edifici con altre destinazioni d’uso. L’aggiudicazione è andata quindi allo studio Boeri e alla fine del novembre 2021 è stata presentata la prima bozza del nuovo Piano degli Interventi del Comune di Padova. Un lavoro iniziato più di un anno fa, con la redazione delle Linee Guida per la sua redazione e l’istituzione di un Ufficio di Piano. Il nuovo piano punterà sull’ambiente, sullo stop al consumo di suolo e sul recupero di 81 aree di degrado, tra le quali anche quella della Amusement alla Guizza. L’adozione del nuovo piano non comporterà il blocco degli interventi edilizi, tra i quali molti sono legati anche al Superbonus 110% e mira alla rigenerazione urbanistica, soprattutto delle periferie, dove Padova punta a mantenere alta la qualità della vita e dei servizi. “Un piano fondato su alcuni pilastri, pochi ma essenziali – spiega l’assessore all’Urbanistica –, tra cui lo sviluppo della “Città dei 15 minuti”, ovvero una città dove i servizi sono vicini alle persone, attenzione alla zona industriale, al centro storico e alle zone agricole, incentivi alla mobilità sostenibile, tutele per gli edifici del ‘900, rinaturalizzazione del suolo”. Gran parte delle città, contrariamente al sistema dei 15 minuti, sono andate via via dividendo le zone produttive dalle parti residenziali, direzionali e commerciali. Questa scissione in funzioni, tuttavia, rende le varie zone spesso distanti e non comunicanti fra loro, isolandole. Il Comune dI Padova punta invece a riunificare e riavvicinare le varie aree. Ad apprezzare particolarmente e a sostenere l’aspirazione padovana al diventare la “Città dei 15 minuti”, è stato anche il comico Andrea Pennacchi, noto come “Il Pojana”, che nel corso di un incontro al parco Milcovich all’Arcella con l’assessore alla mobilità Andrea Ragona e la dottoressa di base Mariateresa Gallea, nominata cavaliere della Repubblica dopo aver prestato servizio a Vo’ appena scoppiata la pandemia, ha commentato la scelta del Comune di Padova di intraprendere la strada della rivoluzione urbanistica. “Invoco il diritto di primogenitura del Veneto rispetto a questo modello – ha affermato l’attore –. Io stesso sono cresciuto all’interno di un quartiere di Padova, quello di Brusegana, e ricordo che effettivamente c’era tutto ciò che serviva. Non sono mai uscito da quel quartiere fino alle scuole medie perché non ce n’era bisogno: la mia prima squadra di rugby si trovava lì, c’era il teatro, c’era tutto. È per questo che amo molto l’idea della Città dei 15 minuti”. Per l’approvazione definitiva del nuovo Piano “Boeri” ci vorranno ancora tre mesi: sono previsti infatti 30 giorni per la pubblicazione e per presentare le osservazioni per le quali ci saranno altri 30 giorni per le controdeduzioni. Padova però è pronta e si appresta a una nuova epoca per l’urbanistica.   Gaia Zuccolotto
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