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22.09.2022 - 18:01
Inclusione, partecipazione, cittadinanza attiva: questi i tre principi su cui si fondono i progetti utili alla collettività ( PUC ). Si tratta di attività di volontariato che i percettori del Reddito di Cittadinanza sono chiamati a svolgere sotto la regia e accompagnamento delle amministrazioni comunali. Sono 60 le persone che nel corso di quest’anno hanno fornito i loro servizi in alcuni settori comunali. Da due anni, infatti, il Comune di Padova ha attivato i PUC presso il settore servizi scolastici (vigilanza e pulizia asili nido), il settore cultura (sorveglianza musei e biblioteche), il settore verde (sorveglianza parchi) e il settore servizi sociali (supporto nella gestione degli accessi). “I PUC rappresentano un’occasione per la persona di contribuire al benessere della comunità, mettendo a disposizione le proprie competenze e capacità. - dichiara Margherita Colonnello assessora all'inclusione sociale - I progetti attivati sono strutturati secondo una logica di prossimità e di welfare generativo, un welfare che non si esaurisce nell’erogazione di prestazioni economiche, ma valorizza la promozione e l’attivazione delle persone. In questo modo otteniamo almeno tre risultati: il primo è che persone che da tanto tempo mancano dal lavoro vengono reintrodotte in un processo di responsabilizzazione di carattere protetto; secondariamente si rinforza il percorso di ricerca delle proprie competenze e abilità, mettendosi alla prova con nuove attività; infine tutta la comunità trae un beneficio, riconoscendo le capacità anche di chi tendeva a vivere ai margini”. I percettori del reddito di cittadinanza vengono avviati alla ricerca di lavoro e di formazione grazie anche all’attività dei Centri per l’Impiego. Contestualmente, dal 2019, vengono accolti dal Comune di residenza e avviati a esperienze di volontariato, per un totale di 8 o 16 ore a settimana.
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