Conferenze e lezioni, pensate sia come approfondimento e restituzione per chi ha partecipato ai viaggi, sia come didattica integrativa. I docenti possono iscrivere le proprie classi.
In occasione della ricorrenza del 27 gennaio, l’ufficio Progetto Giovani contribuisce alla programmazione istituzionale del Comune di Padova con una serie di iniziative rivolte agli studenti delle scuole secondarie di secondo grado della città. Il ricco calendario di appuntamenti formativi ha preso il via lo scorso 18 gennaio e proseguirà fino al 28 febbraio, con conferenze, lezioni e, soprattutto, l’atteso ritorno del Viaggio della Memoria. Con queste attività, l’ufficio riconferma il suo impegno educativo nei confronti delle giovani generazioni, per la promozione dell’educazione civica e della cittadinanza attiva, controdi ogni forma di odio e discriminazione su base razziale.
Il calendario
Gli interventi in programma sono condotti da storici, studiosi e docenti universitari e affrontano il tema della memoria della Shoah da diversi punti di vista: dalla preoccupante manipolazione del discorso negazionista alle mancate restituzioni dei beni sottratti agli ebrei, dalla costruzione della memoria pubblica ai memoriali della Shoah in Europa, fino agli aspetti testimoniali e letterari nell’opera di Primo Levi. Il prossimo incontro, in collaborazione con l’ateneo cittadino, è previsto mercoledì 1° febbraio con l'incontro “Le conseguenze economiche delle leggi razziali” a cura di Ilaria Pavan, Scuola Normale Superiore di Pisa, per cui è prevista anche la trasmissione in diretta streaming. Per tutti gli altri appuntamenti, la partecipazione è riservata ai docenti delle scuole superiori, che possono iscrivere le proprie classi utilizzando il modulo di registrazione presente sul sito
Il Viaggio della memoria
Dopo due anni di sospensione forzata a causa delle restrizioni imposte dalla pandemia, il Comune di Padova torna nuovamente a proporre l’esperienza del Viaggio della Memoria che, da più di vent’anni, permette agli studenti delle scuole padovane di visitare alcuni dei luoghi più significativi della tragedia della Shoah. Si è appena concluso il primo turno ed è in programma il secondo dal 12 al 15 febbraio. Un viaggio rivolto a 200 ragazze e ragazzi che provengono da 17 istituti diversi. Piccole delegazioni per ciascuna scuola, composte dagli studenti più motivati e disponibili a farsi testimoni tra i compagni di quanto visto, sentito e provato in viaggio.
L’itinerario
L’itinerario comincia con la visita alla Risiera di San Sabba a Trieste, fa tappa a Budapest per ripercorrere la vicenda del nostro concittadino Giorgio Perlasca, “giusto tra le Nazioni”, prosegue poi per il campo di concentramento di Auschwitz/Birkenau e si conclude a Vienna. Oltre agli istituti e a una delegazione del Comune di Padova, viaggiano Davide Romanin Jacur della Comunità ebraica di Padova, Luciana Amadio Perlasca per la Fondazione Perlasca e la storica Giulia Simone dell’Università degli Studi di Padova. Il tempo degli spostamenti in pullman è dedicato alle lezioni dei tre accompagnatori che approfondiscono il contesto storico e le vicende che hanno segnato drammaticamente e indelebilmente i luoghi che vengono visitati.
Pietre d’inciampo
Quest’anno, grazie alla collaborazione con la Fondazione Museo della Padova Ebraica, è stato proposto ad ogni istituto l’abbinamento con una persona commemorata dalle “pietre d’inciampo” già deposte in città nel corso degli anni. Attraverso il lavoro di ricerca, supportato dalle dottoresse Gina Cavalieri e Simonetta Lazzaretto, gli studenti hanno avuto l’occasione di approfondire e raccontare ai compagni di viaggio le vicende di alcuni concittadini padovani, vittime della persecuzione antiebraica che ha colpito anche la nostra città in seguito all’introduzione delle leggi razziali del 1938.
Testimoni di esperienza
L’impegno non si esaurisce al rientro a Padova: partecipando al viaggio, infatti, le ragazze e i ragazzi promettono di farsi testimoni dell’esperienza vissuta tra i compagni che non vi hanno preso parte, in famiglia e tra gli amici, per far sì che la memoria non sia solo ricordo ma insegnamento per il futuro. Vedere con i propri occhi i luoghi in cui si è compiuta la storia, approfondire le vicende con l’aiuto di esperti e testimoni, confrontarsi con compagni di istituti diversi: nonostante la fatica, ogni anno l’esperienza del viaggio si riconferma un’occasione di arricchimento personale per studenti e insegnanti e una grande opportunità in termini di formazione e crescita civile.
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