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A Padova piastre sportive che parlano di aggregazione, sicurezza e sostenibilità: l'illuminazione arriva da Piove di Sacco

Dietro le quinte una virtuosa e innovativa azienda padovana che da start up sta oggi facendo il salto verso l’industria

Dietro una piastra sportiva polivalente c’è un mondo di implicazioni e connessioni che a volte non si conoscono e che parlano anche di illuminazione. È il caso di Padova, dove a marzo scorso è stata inaugurata la piastra polivalente all’Arcella, in zona Borgomagno, nell’area di murales dedicata a Kobe Bryant, una delle 19 previste dal Comune in tutti i quartieri cittadini, per un importo complessivo di 950 mila euro. Eppure non molti sanno che, anche all’Arcella e nelle altre piastre in realizzazione, c’è una virtuosa e innovativa azienda padovana, con sede a Piove di Sacco, che in pochi anni da start up è diventata azienda e oggi punta all’industria vera e propria. L’azienda è una società, fondata nel 2009, specializzata nella progettazione e produzione di corpi illuminanti a LED, con 3 brevetti internazionali ottenuti e una ventina di dipendenti. Nella sua compagine societaria gli stessi azionisti di maggioranza di CAREL, multinazionale specializzata nell’elettronica per il condizionamento e per la refrigerazione. Da azienda specializzata in particolare nell’illuminazione tecnica di strade e gallerie, Arianna negli ultimi anni ha lavorato molto e con successo nel settore dell’illuminazione sportiva, dai campi da tennis della Canottieri Padova al campo da calcio di Milanello per il calcio femminile, agli impianti del Petrarca Rugby a Padova, al Circolo della Stampa di Torino, al Centro Sport Palladio di Vicenza, solo per citarne alcuni. Tanto da “innamorarsi”, anche a livello business del mercato specifico, anche perché i risultati si sono potuto toccare con mano anzi, “alla vista”. “Illuminare bene un impianto sportivo - spiega Christian Mazzola, CEO di Arianna – significa non solo ridargli vita, ma anche creare aggregazione e socialità al quartiere e cosa importantissima la sicurezza. Dove c’è luce oggi c’è sicurezza, lo sappiamo bene, anche dalle forze dell’ordine. Oltre al fatto che più luce c’è più vengono usati gli impianti e quindi anche l’investimento viene ripagato” “L’illuminazione è anche una parte emozionale dell’evento sportivo, può essere goduto dallo spettatore e dall’attore in modo diverso. Con una prerogativa: deve rispettare l’ambiente attorno e le persone. Ci sono studi importanti, ai quali guardiamo prima di progettare un impianto in un determinato ambiente, che parlano di un effetto nocivo o positivo delle luci artificiali sugli animali o che possono alterare il ciclo biologico sia delle piante che degli uomini” In tema green e sostenibilità l’attenzione dell’azienda è rivolta anche all’utilizzo, riutilizzo e smaltimento delle luci installate. “La nostra filosofia è quella del prodotto long life che deve andare aggiornato se possibile o riciclato nel migliore dei modi. Nello stesso tempo utilizziamo materiali ecologici ed ecosostenibili anche in produzione” Guardando al futuro nel frattempo Arianna a maggio scorso ha acquisito un’azienda di Rozzano, specializzata nell’illuminazione industriale per applicazioni gravose “dove la parte illuminotecnica, termica e meccanica deve rispondere ad ambienti sfidanti. Lo abbiamo fatto perché vogliamo dare un valore aggiunto al nostro business, differenziarci e posizionarci in una nicchia del mercato illuminotecnico dove è possibile difendere il nostro posizionamento tecnico/competitivo.” Di qui anche gli investimenti prossimi futuri nel portare in casa la produzione, lo spazio di show room aziendale che diventa anche centro di formazione e il nuovo magazzino da luglio prossimo.
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