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Padova, continua la discussione sul futuro della Prandina

Tra piazza insurrezione ed ex Prandina attualmente sono meno di 400 i posti auto

Che Padova abbia bisogno dei parcheggi è un dato di fatto. Pena mettere in discussione il suo stesso "dna" fatto di commerci e di siti storico-artistici ad alta attrattività turistica. In prospettiva, peraltro, si tratta di parcheggi necessari a sostenere la realizzazione di quel "quadrilatero" attorno a piazza Insurrezione che non piace solo all'Ascom Confcommercio, ma anche al Comune.

Ascom Confcommercio

"Il centro storico di Padova - sottolinea una volta di più il presidente dell'Ascom Confcommercio, Patrizio Bertin - ha bisogno di parcheggi. Ne ha bisogno il suo tessuto commerciale (3mila negozi, 10mila addetti), ne ha bisogno il suo turismo. Con l'amministrazione stiamo cercando di dare una nuova fisionomia al quadrilatero che si sviluppa attorno a piazza Insurrezione: un progetto importante che non può prescindere dalla necessità di raggiungere il centro senza "giri dell'oca", frustranti soprattutto per i turisti, deleteri per il traffico cittadino e la qualità dell'aria. Non solo: l'ottimo impatto di Urbs Picta rischia di essere vanificato da una nomea che, purtroppo, sta facendosi strada e che, molto semplicemente, vede annoverare la nostra città fra le più difficili da raggiungere".

Mille posti auto

"Allora serve che i meno di 400 posti che attualmente sono la somma dei posteggi di piazza Insurrezione uniti a quelli della ex Prandina, diventino il doppio, ovvero 800. Meglio se raggiungiamo la cifra a tre zeri".

Istituzione di un tavolo

Convinto assertore della massima "proposte, non polemiche" Bertin chiede che si possa istituire un "tavolo" dove sviluppare idee e trovare convergenze per raggiungere l'obiettivo. "Su dove e come noi possiamo avere un paio di idee - continua - altri potranno avanzare le loro. L'unica cosa che non possiamo permetterci è di rimanere inerti o di tergiversare o, peggio ancora, di continuare a dire "no" per partito preso facendo finta che il problema dei parcheggi non esista. In questo senso credo che vada opportunamente valorizzata l'esperienza della Camera di Commercio (per la quale, tra l'altro, è prevista una diversa destinazione per una parte della sede storica di piazza Insurrezione) dove ai legittimi interessi di ognuna, le associazioni di categoria hanno sostituito l'interesse di tutti. Un "modello" che stiamo sperimentando da cinque anni, e che nei giorni scorsi è stato ribadito a dimostrazione che funziona. Io credo che se c'è buona volontà, l'obiettivo può essere raggiunto".
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