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27.09.2023 - 16:11
Giotto, con la sua inarrivabile Cappella degli Scrovegni e cicli degli affreschi del XIV secolo di Urbs Picta sbarcano a New York in una speciale e innovativa mostra dal titolo “La Magia di Giotto” che dall’8 novembre prossima all’31 gennaio 2024 sarà visitabile all’Istituto Italiano di Cultura di New York.
Le stelle istituiscono un solidissimo legame con l’altro grande innovatore della cultura italiana, Dante, che proprio con la parola “stelle” conclude le tre cantiche della Divina Commedia e valorizzare la straordinaria capacità di Giotto di rivoluzionare l’arte occidentale creando con la Cappella degli Scrovegni il “realismo” moderno, capace di coinvolgere i sensi, le emozioni e i pensieri dello spettatore in un’arte totale che - come quella dantesca - attraversa tutte le “arti”: dalla pittura alla scultura, dalla teologia alla scienza, dal teatro all’architettura.
Il cuore della mostra è l’esperienza immersiva, realizzata da Hidonix INC - azienda specializzata in Intelligence spaziale, Extended Reality e Intelligenza artificiale con sedi a Catania, Milano, Los Angeles e New York – che sarà fruibile nella Sala conferenze dell’Istituto dove il pubblico potrà muoversi dentro la Cappella degli Scrovegni, grazie ad una sua innovativa riproduzione olografica ad alta definizione resa possibile tramite visori HoloLens.
Nelle altre sale touch screens e pannelli grafici scansionabili tramite la tecnologia di “Image Recognition” di Hidonix e senza le limitazioni dei più comuni QR codes permetteranno un dialogo con l’eredità di Giotto, l’approfondimento delle innovazioni portate dall’artista nella Cappella degli Scrovegni, la conoscenza del ricchissimo patrimonio artistico patavino e della sua eredità intellettuale.
L’emozione e la meraviglia dei visitatori sarà completata dall’esposizione di uno dei capolavori del Guariento, una tempera su tavola di 90 x 58 cm identificata come Angelo seduto su uno scranno, coronato, con scettro e globo in prestito dai Musei Civici di Padova.
I capolavori del Trecento dialogheranno anche con un’istallazione contemporanea che trasformerà le scale dell’Istituto in una grande abside, percorsa da un flusso di angeli e di energia luminosa.
“Siamo partiti da Giotto, approfondendo tutto quello che il grande pittore ha realizzato nella Cappella degli Scrovegni, sia quello che il visitatore a occhio nudo vede, sia quello che non vede. - conclude la curatrice della mostra Maria Beatrice Autizi - Questo Giotto magico, segreto, i prticolare nascosti, che lui ha realizzato perché qualcuno li potesse vedere solo avvicinandosi molto agli affreschi. Questo magico Giotto diventa l’interprete di questa grande Mostra di New York e accanto a lui c’è un angelo del Guariento che è idealmente la rappresentazione della Urbs Picta di questa grande città dipinta del ‘300 che abbiamo a Padova e che non ha confronti”.La struttura architettonica di questa installazione è disegnata da Alessandro Melis, già curatore del Padiglione Italiano alla penultima Biennale di Architettura, mentre i dipinti sono di Marck Art, un giovane artista italiano presente nelle più importanti collezioni di arte contemporanea.
La mostra è completata da una sala dove saranno esposte le fotografie realizzate da Francesca Magnani, fotografa padovana che da oltre 20 anni vive a New York e che rappresentano la vita quotidiana che ancora oggi rende viva i centri storici delle piccole città.
Su un piano più strettamente culturale, gli scopi sono anche sottolineare l’apertura del realismo giottesco al trascendente: un’apertura che probabilmente ha il suo emblema nelle stelle che trapuntano il soffitto della Cappella degli Scrovegni e della cripta, e in particolare nella cometa dipinta nell’Adorazione dei Magi.
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