Intervista alla consigliera di opposizione Eleonora Mosco. "L'amministrazione Giordani? Un libro di sogni fatto di render"
Padova la città del cambiamento. Opere pubbliche, tram, mobilità sostenibile sono nell’agenda politica della Giunta Giordani. È passato un anno dal nuovo insediamento e l minoranza del parlamentino padovano tira le somme. La consigliera di opposizione Eleonora Mosco ( Lega) fa il punto dell’anno trascorso tra prospettive diverse e nuove proposte Atti di bullismo e Piazza Salvemini, il nuovo centro dello spaccio. Questa città richiede maggiore sicurezza? Mi pare evidente, basta osservare le quotidiane segnalazioni che arrivano dai padovani, di cui la Lega si è fatta portavoce. Peccato che, mentre Polizia Locale, Forze dell’Ordine e Carabinieri diano il massimo per risolvere i problemi, il sindaco Giordani faccia il negazionista. Per lui degrado e insicurezza non esistono e, quel che è peggio, dà addirittura l’impressione di mal sopportare le operazioni di donne e uomini in divisa. Lo dico chiaramente: sicurezza, vivibilità e contrasto al degrado sono priorità non solo per la Lega, ma per tantissimi nostri concittadini, da cui questa Amministrazione dimostra di essere distante. Palestro, Stanga, Arcella, Stazione, Mortise come molte altre zone di Padova sono allo sbando. Invece di nascondersi, Giordani accolga le nostre proposte: potenziamento del numero di pattuglie anche in fascia serale e notturna, nuove sedi nei quartieri e taser per la Polizia Locale che invoca anche un doveroso superamento della carenze logistiche, infrastrutturali e di sicurezza. L’amministrazione sta puntando sulla mobilità sostenibile con l’opera più importante che è sicuramente il Progetto Smart e la realizzazione delle due linee del tram. Il trasporto pubblico è al collasso. L’aumento del biglietto, le corse che saltano per mancanza di mezzi e conducenti, gli autobus che non sono adatti a svolgere alcuni servizi… il rischio che migliaia di studenti e famiglie restino a piedi è sempre più concreto. Una soluzione c’è: la revoca della concessione a Busitalia per inadempienza delle clausole contrattuali e lo stop al progetto del tram su monorotaia. La scelta di questo mezzo costoso e inefficiente è stata rigettata da sette città europee. Perché solo Padova sembra non voler capire? Concentriamoci sull’unica alternativa di buonsenso: i bus elettrici. Ci risparmierebbero cantieri infiniti, altro traffico oltre al taglio di molti alberi, che questa Giunta ambientalista a parole, ha decretato senza pensarci troppo, penalizzando ulteriormente la qualità dell’aria. E di aria secondo l’Osservatorio dell’Agenzia Europea per l’ambiente, Padova è la città peggiore in Europa. Per otto mesi di fila il Pm 2.5 oltre il limite. Da ottobre scattano le limitazioni previste dal Pacchetto di misure straordinarie approvato dalla Regione Veneto. È uno sforzo necessario o bisogna fare di più. Sono risultati tangibili del fallimento nero su bianco di questi anni di amministrazione che dice di essere ambientalista ma in realtà è miope alla realtà dei fatti. Pensiamo ai quaranta alberi abbattuti in via Crimea in zona Palestro. Ora al posto del polmone verde di dieci mila metri quadrati c’è una spianata, che in futuro ospiterà un impianto fotovoltaico. Altro che lotta al consumo di suolo! E questo è solo l’ultimo esempio di un approccio al cambiamento che va nella direzione sbagliata. Avevo depositato nel 2018 un documento che illustra alcune urgenze in tema ambientale come la revisione del piano riscaldamento delle case e degli uffici pubblici, un intervento sui trasporti, il cambio del parco mezzi. C’è tutta la volontà di dialogare insieme per trovare delle soluzioni rapite e tangibili per un vero cambiamento. Molti cittadini lamentano la mancanza di posti auto in centro città. Torniamo quindi sul tema Prandina e Piazza Insurrezione. Per rendere Padova al passo coi tempi e soprattutto con le esigenze dei cittadini, serve un sistema di posteggi esteso e funzionale. A partire dalla realizzazione definitiva di un parcheggio nell'ex caserma Prandina. Quello di cui i padovani non hanno bisogno è invece la sterile ideologia. L’auto non è un nemico da combattere, ma il più diffuso mezzo di trasporto. Decine di migliaia di famiglie non possono permettersi auto elettriche, colpire a suon di divieti rappresenta un’insostenibile discriminazione. Bene le piste ciclabili, bene tutto ciò che migliora la mobilità leggera, ma senza punire chi non può permettersi un’auto nuova. Come Lega abbiamo chiesto al sindaco più volte in Consiglio comunale di prendere una decisione velocemente, ma ancora nulla è stato fatto. Opere importanti per il futuro, la città dovrà gestire oltre 580 milioni di fondi del Pnrr. Sogno o realtà? Un libro dei sogni fatto di render e non di risultati tangibili. Pensiamo allo Stadio Euganeo, bloccato tra indagini e ritardi. In piazzale Boschetti c'è un cantiere in sospeso, che inevitabilmente si trasforma in riparo per i senza tetto. Aggiungiamo che i privati dovranno investire altri 630 mila euro dopo la perizia che ha rivisto i conti in base alle modifiche sul progetto iniziale. E infine Leroy Merlin. Guai a chi ne parla! Oltre ai sogni infranti c’è la realtà: sull’edilizia pubblica e sul sociale solo tante parole al vento. Mancano alloggi e in città sta montando un malessere con cui la Giunta dovrà presto fare i conti.
Resta aggiornato, iscriviti alla nostra newsletter
...
LaPiazzaweb NewsLa newsletter de LaPiazzaWeb
Edizione
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516