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Padova, intervista a Matteo Cavatton: La città non ha futuro perchè non ha futuro la sua Giunta

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Intervista a Matteo Cavatton" La città non ha futuro perchè non ha futuro la sua Giunta"

Lei è il Capogruppo del maggior partito di opposizione (Fratelli d’Italia): qual è il suo bilancio sul primo anno e mezzo del secondo mandato Giordani? Il vero problema che affligge la maggioranza politica riguarda la ricollocazione dei suoi vertici, poiché il Sindaco potrà godersi la pensione, ma sette dei nove assessori non potranno ricoprire il loro ruolo in una nuova giunta. Questa situazione ha generato preoccupazioni per alcuni, costretti a cercare un nuovo impiego, e ambizioni più o meno legittime per altri, alla ricerca spasmodica di una nuova posizione. Mentre i cittadini di Padova sono le vere vittime di queste dinamiche, usati come pedine in giochi politici che poco hanno a che fare con il benessere della città. In poco più di un anno dal secondo mandato, le lotte intestine all'interno della maggioranza, unite solo dall'obiettivo di mantenere il potere, hanno portato a risultati disastrosi senza precedenti. Penso ai costi esplosi ed ai ritardi biblici sulla curva dello Stadio Euganeo, sul Parco Tito Livio, sulla nuova Questura, sul fantasioso rilancio della Fiera e sulla seconda e terza linea del metrobus. Quale ritiene sia il maggior punto debole dell’attuale amministrazione? La politica fiscale rappresenta una grave miopia. Nel corso di un anno, la Giunta ha aumentato l’IMU sulle locazioni brevi (alla faccia dello sbandierato rilancio turistico della città), aumentato del 10% sulla Tassa sui Rifiuti e ha annunciato l'innalzamento dell'addizionale IRPEF comunale. Sono decisioni prese in un momento di congiuntura economica difficile, con aumenti dei prezzi al consumo, dell'inflazione e dei tassi sui mutui. Fratelli d’Italia e tutta l’opposizione aveva proposto di aumentare la soglia di esenzione dall'applicazione dell'addizionale IRPEF per i redditi fino a 20.000,00€, ma la proposta è stata respinta e la maggioranza ha deciso di aumentare ulteriormente il gettito IRPEF. È una misura totalmente ideologica che impoverisce ancor di più la classe media. Accontentare l’estrema sinistra con l’ennesimo aumento della tassazione porterà anche all’approvazione dell’ampliamento del polo logistico dell’Alì per 200.000 mq, un’area grande il doppio di Prato della Valle. Verrebbe da dire: alla faccia dello stop al consumo di suolo! Emergenza abitativa. Superbonus 110%: il comune ha tempo fino al 31 dicembre per finire i 58 condomini di case popolari, altrimenti niente finanziamento Mi auguro fortemente che le opere di efficientamento siano completate nei termini previsti. La nostra opposizione non è, non è mai stata e mai sarà fondata sull’adagio “tanto peggio, tanto meglio”. Rappresentiamo le Istituzioni e sentiamo forte ed imperante il dovere che la nostra azione contribuisca al benessere collettivo, non al tornaconto personale del politico di turno. Tuttavia, stupisce che le centinaia di migliaia di euro spese per consulenti e nuove figure dirigenziali, penso al Direttore Generale del Comune a 140.000,00 € annui più svariati benefit, non siano in grado di garantire il risultato atteso. Ci hanno detto che erano necessari per il raggiungimento degli obiettivi: auspico che lo siano, altrimenti costituirebbero soltanto un inutile ed ulteriore esborso per le tasche dei padovani. A metà novembre una famiglia arcobaleno sarà la prima ad essere oggetto di udienza. E il comune continua a registrare famiglie. Sui temi etici il Sindaco dimostra una condotta ipocrita e mente sapendo di mentire. Non esiste alcun “vuoto normativo” e la sa bene anche il Primo Cittadino. L’inesausto desiderio di protagonismo e visibilità lo sta portando a sostenere posizioni ridicole. La legge esiste e sancisce che la maternità surrogata, in Italia, costituisce un reato. È irreale che la difesa del Comune si basi proprio sull’art. 29 della Costituzione che parla di “famiglia come società naturale fondata sul matrimonio”.  Le posizioni di Giordani sono e restano mere opinioni e non dovrebbero trovare sostegno economico dalle tasche dei Padovani. Quanto al lato umano della vicenda ed alle problematiche sociali, mi domando perché non abbia gridato allo scandalo quando i partiti che lo sostengono sono stati alla guida del Paese. Evidentemente, il suo furore ideologico si attiva a comando, quando gli fa più comodo. Proseguono lavori sul tram L’unica cosa visibile e tangibile è l’estremo disagio che si sta causando a quanti vivono e lavorano a Padova. Al di là della netta contrarietà a questa infrastruttura invasiva e per di più obsoleta, rilevo che la condotta della maggioranza in tema di trasporto pubblico e privato è giunta ad un parossismo isterico svincolato dalla realtà. Come i bulldozer che stanno devastando le nostre strade, la follia pseudo-progettuale della Giunta pensa di risolvere il problema del traffico eliminando i parcheggi. Ma le auto non scompaiono magicamente. Ad una domanda che gli ho rivolto spesso, nessuna risposta è mai pervenuta: se, per ipotesi, avessimo tutti un’auto elettrica (ci sarebbe da discutere sull’impatto ambientale dei costi di smaltimento delle batterie), dove potremmo mai posteggiarla?  
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