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28.03.2024 - 07:38
Due edifici di proprietà comunale vengono inseriti nella disponibilità dei “Beni Comuni” quei luoghi cioè – come recita l’articolo 2 del Regolamento dei Beni Comuni, che sono individuati come “beni urbani e rurali, materiali e immateriali, pubblici e privati, anche confiscati alla criminalità organizzata che le/i cittadine/i e l'Amministrazione riconoscono funzionali al benessere della comunità e dei suoi membri, all'esercizio dei diritti fondamentali della persona e all'interesse delle generazioni future”. Grazie alle due delibere approvate sono entrati a far parte dell’elenco dei Beni Comuni del Comune di Padova l’edificio adibito in passato ad abitazione del custode della scuola primaria Ricci Curbastro alla Guizza e il fabbricato dei servizi accessori (meglio conosciuto come “edificio a elle”) all’interno del Complesso dell’ex Macello di Via Cornaro. “ Parliamo del Regolamento dei Beni Comuni che ha l’obiettivo di sostenere tutte le iniziative che arrivano dal territorio e perseguono l’interesse generale. Lo abbiamo approvato oramai qualche anno fa e che cerchiamo di offrire come strumento in tutte quelle occasioni dove vediamo che una valorizzazione delle iniziative che partono dal territorio può aiutare a perseguire il bene comune. - spiega l’assessora alla sussidiarietà Francesca Benciolini - Con le due delibere sosteniamo due nuove iniziative: una è proposta dalla assessora Cristina Piva, perché riguarda un edificio accessorio ad una scuola e non più utilizzato, l’altra è una di quelle sulle quali abbiamo lavorato di più in questi anni, e che è stata al centro di un dibattito molto vivace e complesso: oggi siamo contenti perché questa parte dell’ area dell’ex Macello viene ufficialmente definita bene comune. La storia di quell’area è lunga 40 anni ricchi di intrecci, di attività, di presa in carico da parte di tanti cittadini e associazioni; in questo momento non è pensabile che sia tutta Bene Comune come era richiesto dalle associazioni, ma era importante che fosse ufficialmente riconosciuto che in quegli spazi si è sviluppata una esperienza di cittadinanza attiva importante che non può essere dimenticata e cancellata. Vogliamo che quello spazio rimanga aperto alla cittadinanza, luogo di incontro e di attività a beneficio di tutti i cittadini. Abbiamo già avviato un incontro con le realtà che ci avevano chiesto di dichiarare questi spazi Bene Comune e quindi il percorso per dare vita alle attività all’ ex Macello è già avviato.
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