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16.07.2025 - 10:15
Immagine di repertorio
Niente colate di cemento, ma un progetto ripensato all’insegna della sostenibilità ambientale, del dialogo e dello sviluppo responsabile. A Tribano, il nuovo centro logistico si farà, ma in una forma molto diversa da quella inizialmente ipotizzata. Dopo mesi di confronto tra amministrazione, tecnici, cittadini, opposizione e portatori di interesse, l’ultima seduta del tavolo tecnico ha dato il via libera a una versione rivisitata del piano, che riduce l’impatto sull’ambiente e promette benefici concreti per il territorio.
Il cuore della novità è una drastica riduzione dell’area edificata: 48.587 metri quadri, oltre 4.000 in meno rispetto al progetto originario. A compensare, oltre 12.000 metri quadri di verde ceduti gratuitamente al Comune, che saranno riforestati e restituiti alla comunità.
Tra le caratteristiche principali della nuova proposta:
Capannoni ZEN (Zero Energy Need), con pannelli fotovoltaici e schermature vegetali;
Viabilità pubblica, ma a carico del privato;
Interventi idraulici importanti, con ampliamento dei fossati e nuovi invasi per gestire le acque piovane;
Alberature obbligatorie: un albero ogni due posti auto;
Fasce verdi perimetrali e mitigazione paesaggistica.
Dal punto di vista economico, il piano porterà circa 200 nuovi posti di lavoro, con l’impegno dell’operatore privato a garantire contratti stabili. Inoltre, nelle casse del Comune entreranno oltre 800.000 euro di oneri straordinari, derivanti dalla valorizzazione dell’area.
Il progetto è in linea anche con la recente Legge Regionale 6/2025, che chiarisce la distinzione tra logistica produttiva e commerciale, confermando la correttezza dell’iter urbanistico avviato da Tribano con la Variante 7.
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