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SICUREZZA URBANA. Conselvano 4/4

Contro droga e disagio la ricetta di Tribano con “Giovani custodi”

Cavazzana: “Da sei mesi abbiamo avviato il progetto ‘Benessere in comune’ rivolto a genitori e figli dai 7 ai 14 anni"

Contro droga e disagio la ricetta di Tribano con “Giovani custodi”

Non passa settimana senza che i carabinieri, impegnati assiduamente nel contrasto delle attività legate allo spaccio di droga, non denuncino o non arrestino qualche spacciatore locale, segnalando gli assuntori alla Prefettura, come previsto dalla legge. Fra loro ci sono molti giovani, anche minorenni.

Il Conselvano non è immune da questa piaga, come ricorda il sindaco di Tribano Massimo Cavazzana, da tempo impegnato proprio a strappare i giovani dalla strada, ad offrire loro delle alternative che li allontanino dal rischio della criminalità e dell’uso di droghe. 

Giovani perduti tra solitudine e violenza, criminalità tentazione per essere “famosi”

Gli episodi di vandalismo minorile diventano un mezzo per affermare, nel modo sbagliato, la propria identità. “C’è bisogno di una comunità educante che sappia riconoscere i segnali di malessere dei ragazzi”

“Dobbiamo mettere in campo la capacità di contrastare questo fenomeno - spiega Cavazzana - e la capacità di incidere sul territorio e di avvicinare i giovani attraverso esperienze personali. Noi da qualche anno abbiamo promosso l’iniziativa “Giovani custodi” per coinvolgere gli adolescenti in attività di volontariato, farli sentire protagonisti della loro vita attraverso esperienze formative che aiutano a crescere e a costruire relazioni sane. Poi è fondamentale promuovere anche uno stile di via sano, invitare i giovani a non fumare a non bere, ad aver cura del proprio corpo e della propria persona”. 

Accanto agli adolescenti a Tribano ci sono le iniziative per le famiglie. “Da sei mesi abbiamo avviato il progetto ‘Benessere in comune’ rivolto a genitori e figli dai 7 ai 14 anni, - continua Cavazzana - che hanno la possibilità di condividere alcuni momenti insieme, come cucinare e giocare, fare attività sportive e affrontare anche un percorso di legalità grazie alla disponibilità di alcuni avvocati in prima linea per affrontare il disagio dei ragazzi nei tribunali. Nel nostro piccolo vogliamo dare una mano e continueremo con questo progetto anche il prossimo anno”.

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