Scopri tutti gli eventi
14.05.2021 - 12:57
«Evidentemente» sottolinea Nicola Rossi, Presidente della Confesercenti del Veneto Centrale «su queste stime pesa il fatto che il Veneto non è la Sicilia: qui cenare fuori la sera è ancora piuttosto difficile, a maggior ragione visto il clima più freddo e piovoso della media stagionale. I bar, tuttavia, potrebbero avere un vantaggio considerevole, e questo sarebbe molto importante anche in vista del fatto che, nei mesi di chiusura, essendo per natura meno predisposti alla vendita con asporto sono stati più penalizzati dei ristoranti. Consentire la somministrazione al chiuso potrebbe portare invece un vantaggio importante anche per i ristoranti, che in termini di fatturato potrebbero raggiungere +50%». Questa fase, sottolinea ancora Rossi, presenta «ampie differenze fra i settori produttivi: in alcuni casi, sono stati del tutto recuperati i livelli produttivi pre-crisi, mentre in altri (turismo, alcuni servizi, tempo libero) la ripresa non è mai partita. I risultati in termini di crescita per l’anno in corso dipenderanno, quindi, dal momento in cui si avvieranno le riaperture. Riaperture, inoltre, a cui non corrisponde “automaticamente” una ripresa di attività ai livelli precedenti. Certamente alcuni fattori depongono a favore di un recupero molto rapido: fra questi, oltre all’effetto d’impatto “psicologico” legato al riavvio delle attività, anche lo stock di risparmio accumulato dai consumatori nell’ultimo anno, ma in alcuni settori la situazione è ancora molto precaria». Nella prima parte di quest’anno, dunque, il quadro economico per le famiglie è simile a quanto registrato nel 2020. Le restrizioni ai comportamenti di spesa mantengono, infatti, i consumi su livelli depressi – prossimi a quelli dei mesi finali del 2020 – quando la caduta rispetto ai valori pre-crisi risultava pari al 10 per cento.Edizione
I più letti
GIVE EMOTIONS SRL | C.F. e P.IVA 04385760287 REA PD-385156 | Reg. Tribunale di Padova n. 2516