Caffè Grande di Piove di Sacco: l’amministrazione effettuerà prima alcuni lavori per renderlo più appetibile a una più grande platea di operatori economici interessati
Si lavora per la riapertura del Caffè Grande, il locale inserito nel più ampio complesso architettonico del 1862, tutto di proprietà del Comune di Piove di Sacco, che ospita anche il Teatro Filarmonico. Quello che è uno dei simboli del centro storico cittadino è chiuso dalla fine della scorsa estate, perché scaduta la concessione che legava il Comune all’ultimo concessionario, la Dolcezze e Frivolezze srl di Pianiga. Un’esperienza, per vari motivi, che si è conclusa in maniera tutt’altro che positiva, tanto che l’amministrazione del sindaco Davide Gianella, dopo attente considerazioni, ha valutato la concessione non più adatta alle esigenze del mercato della ristorazione, decidendo di passere alla formula della locazione, assegnandola con bando pubblico. Proprio per rendere più appetibile l'immobile a una più grande platea di operatori economici interessati alla futura locazione, il Comune intende procedere all'esecuzione di alcuni lavori di ristrutturazione e riqualificazione energetica dell'intero plesso immobiliare, che per quanto riguarda gli spazi del Caffè Grande, si sostanzieranno nell'adeguamento degli impianti, nella modifica degli spazi dedicati alla zona cucina e nell'ampliamento e nella predisposizione di un sistema di piattaforma elevatrice per la cantina interrata. Interventi che potranno essere eseguiti direttamente dal Comune o in alternativa e con preventivi accordi, dal futuro locatario che ovviamente li sconterà dal canone. E’ necessario tuttavia avere, per prima cosa, le autorizzazioni della Sovrintendenza, in quanto l’edificio è vincolato. “Abbiamo avviato un'ottima interlocuzione con la Soprintendenza - spiega il vicesindaco Lucia Pizzo - i cui funzionari ci stanno concretamente supportando. Innanzitutto sono stati previsti alcuni possibili lavori all'interno del Caffè Grande al fine di renderlo più appetibile nei confronti degli operatori economici interessati alla sua gestione. Con delibera del Consiglio Comunale è stato classificato quale bene disponibile alla locazione, che si ritiene lo strumento più utile alla valorizzazione. Recentemente abbiamo richiesto l'autorizzazione alla Soprintendenza per darci modo di pubblicare il bando per la locazione che abbiamo immaginato debba prevedere la scelta dell'operatore economico non solo sulla base migliore importo del canone offerto, ma anche in base ad altri parametri che riteniamo altrettanto importanti. La finalità è di garantire la conservazione e la fruizione pubblica di un bene simbolo nel tessuto urbanistico della nostra città. Confidiamo in un'ampia partecipazione al bando per il quale confidiamo di avere a breve l’autorizzazione alla pubblicazione. Richieste di informazioni informali, da parte di soggetti interessati, sono infatti già giunte in municipio agli uffici preposti”. Alessandro Cesarato
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