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Rsa di Codevigo, può riprendere l’iter per costruire la struttura

Spazzati via in un attimo la sfilza di ricorsi e contro-ricorsi. Il Comune conferma la struttura, anche perché sono stati confermati dalla Regione nel Piano di zona i 120 posti previsti

“Il rammarico è che l’attivazione di un’iniziativa giurisdizionale, rivelatasi strumentale da parte dei ricorrenti, abbia di fatto comportato un’inutile perdita di tempo e di risorse a discapito della collettività”. Con queste parole il sindaco di Codevigo Francesco Vessio commenta la svolta, per certi aspetti inaspettata, delle vicende giudiziarie legate al progetto di una Rsa privata da costruirsi in paese. “Il Consiglio di Stato ha annullato senza rinvio la sentenza di primo grado (la 610/2021) del Tar del Veneto – spiega Vessio - perché i ricorrenti (i fratelli Alessandro e Andrea Paolo Piva) alla fine hanno deciso di rinunciare integralmente al ricorso stesso e agli effetti della successiva pronuncia del Tar, poi impugnata davanti al Consiglio di Stato che si stava apprestando, dopo una prima udienza, nell’esprimersi sul merito”. Un annullamento che significa estinzione dell’intero giudizio e che di fatto riporta indietro le lancette del tempo all’estate del 2018, come nulla fosse mai accaduto. Sarebbe curioso conoscere le motivazioni che hanno spinto i Piva all’ultimo a fare marcia indietro dopo anni di battaglie a colpi di carte bollate, ma andrebbero ricercate nell’insondabile sfera del loro personale. Della situazione, oggettivamente, ne ha beneficiato di certo il Comune, che si è liberato di un fardello che di certo non aveva cercato. In un attimo sono stati spazzati via anni di contenziosi legali. Parliamo della sfilza di ricorsi e contro-ricorsi al Tar presentati dai vari soggetti che dal 2014 in poi hanno creduto di potere realizzare l’opera, per poi vederla assegnare a qualcun altro. Senza dimenticare i veleni di matrice politica riversati sull’opportunità delle scelte fatte dalla maggioranza del sindaco Francesco Vessio, eletta nel maggio del 2018 e che non ha fatto neanche in tempo ad insediarsi che si è trovata subito a fare i conti con una situazione fin troppo spinosa, in parte anche ereditata da chi l’aveva preceduta. “All’Usl 6 ho già comunicato che il Comune ha pieno interesse a confermare il mantenimento nella programmazione locale della struttura - continua il sindaco - con la Rsa che potrà finalmente essere realizzata. Fortunatamente i 120 posti previsti dalla Regione nel Piano di zona 2021 sono stati confermati. Abbiamo rischiato seriamente di perdere questa opportunità per la comunità”. Può riprendere quindi l’iter per la costruzione della struttura, che sarà realizzata da Numeria Sgr spa, nel frattempo subentrata a Frimat spa, su un terreno privato che si trova davanti al cimitero. Con essa saranno realizzate anche le opere perequative per un valore di 200 mila euro ottenute dal Comune in base all’accordo già firmato. Si attende solo che Numeria spa presenti il progetto definitivo perché possa essere portato all’esame del consiglio comunale. Alessandro Cesarato
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