È stata aperta ieri mattina a Padova la Porta della Misericordia nella basilica del Santo. Al rito di apertura presieduto dal Delegato pontificio, l’Arcivescovo Giovanni Tonucci, hanno assistito oltre 2000 fedeli. La prima parte del rito, la “statio”, è iniziata davanti all’Oratorio dell’Arciconfraternita del Santo sul sagrato della basilica. Il Delegato pontificio si è affacciato alla loggia per la proclamazione del Vangelo e la lettura della Bolla pontificia di indizione del Giubileo straordinario della Misericordia, “Misericordiae Vultus”. Il rito è quindi proseguito con la processione verso la Porta della Misericordia. Momento, questo, che simboleggia il pellegrinaggio, uno dei gesti peculiari dell’Anno Santo, e ricorda come anche la misericordia sia «una meta da raggiungere» che richiede sacrificio, per parafrasare le parole della Bolla papale. Alla processione hanno partecipato anche i rappresentanti delle associazioni e dei gruppi che fanno riferimento alla basilica (Veneranda Arca del Santo, il Sovrano Militare Ordine di Malta, i Cavalieri del Santo Sepolcro, l’Ordine Francescano Secolare e la Gioventù Francescana, l’Arciconfraternita di Sant’Antonio, la Pia Unione Macellai Militi dell’Immacolata, la Milizia dell’Immacolata) e i molti pellegrini presenti alla cerimonia. Prima di varcare la Porta della Misericordia, che indica il cuore misericordioso di Dio, l’Arcivescovo Tonucci ha proclamato le parole: «Io sono la porta, dice il Signore, chi passa per me, sarà salvo».
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