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Parco Colli Euganei, Corazzari: "Firmato protocollo d'intesa per favorire la collaborazione tra enti"

L’assessore regionale ai Parchi, Cristiano Corazzari, introduce il Protocollo di intesa tra Regione, Padova, e Parco dei Colli Euganei per l'elaborazione di un “Documento strategico” propedeutico alla successiva redazione del “P.A.T.I. tematico dei Colli Euganei”

“Con il Protocollo d'Intesa, approvato dalla Giunta Regionale e sottoscritto tra Regione del Veneto, Provincia di Padova, Sindaci dei Comuni dell'ambito territoriale dei Colli Euganei e Parco Regionale dei Colli Euganei, poniamo le basi per avviare un percorso volto a sviluppare una visione condivisa del futuro di un ambito territoriale caratterizzato da così importanti valenze ambientali, paesaggistiche, culturali e socio economiche quale è quello dei Colli Euganei. Se è vero che la Regione non ha più competenze dirette in ordine all’approvazione dei Piani di Assetto del Territorio comunali o intercomunali, ritengo però con convinzione che la Regione non debba sottrarsi, ma anzi debba essere parte attiva nel favorire attività di collaborazione istituzionale su temi complessi e di comune interesse come in questo caso".

“Il protocollo – spiega Corazzari- porterà all’elaborazione di un documento strategico, ove le peculiarità e le criticità del territorio euganeo saranno il punto di partenza per avviare un processo di aggiornamento degli attuali strumenti di programmazione e di pianificazione, e sulla base del quale potrà essere sviluppato il successivo percorso di formazione del Piano di Assetto del Territorio Intercomunale dei Colli Euganei”.

“L’attenzione ai caratteri naturalistici, storici e ambientali e alle attività economiche tradizionali del territorio dei Colli Euganei ha portato la Regione ad istituire fin dal 1989, con legge regionale, il Parco regionale dei Colli Euganei- ricorda Corazzari-. Il Piano Ambientale del Parco, approvato nel 1998, ha il duplice scopo di assicurare la necessaria tutela e valorizzazione dell’ambiente e di sostenere lo sviluppo economico e sociale delle popolazioni. A 25 anni dalla sua approvazione è tuttavia opportuno sottoporlo a verifica in particolare in relazione alla sostenibilità e alla coerenza con gli indirizzi generali sulla governance del territorio dei comuni del Parco, anche alla luce delle recenti normative regionali sul contenimento dell’uso del suolo, sulla strategia regionale per lo viluppo sostenibile, sulla promozione delle fonti rinnovabili di energia”.

“Infine- conclude Corazzari- l’iniziativa avviata oggi e coordinata dalla Regione può contribuire ad attivare politiche energetiche che prevedano un maggior e migliore sfruttamento delle fonti di energie rinnovabili, e un più razionale utilizzo della risorsa termale, pur preservandone gli usi terapeutici, sanitari e turistici, come oggi disciplinati dal Piano di Utilizzo della Risorsa Termale risalente agli anni 80 del secolo passato”.

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