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12.07.2017 - 13:31
Esiste ancora un futuro per Palazzo Gradenigo? Se ne discute, più o meno fumosamente da anni, ma intanto l’unica certezza per la villa monumentale privata di via Garibaldi è quella di avere imboccato la deriva di una lenta e inesorabile decadenza. Beghe ereditarie e la prospettiva di costi esorbitanti per il restauro hanno paralizzato qualsiasi azione negli ultimi quindici anni, rendendo pressoché inutile anche la spesa pubblica di un milione e mezzo di euro che a metà anni Novanta aveva interessato un parziale restauro di quella che è la più importante villa veneta della Saccisica. Un restauro rimasto fine a se stesso perché, come hanno più volte messo in evidenza i volontari dell’associazione Amici del Gradenigo, non sono mai state rispettate le convenzioni per l’apertura al pubblico del palazzo. In queste settimane a riaccendere la discussione è però l’amministrazione comunale. Palazzo Gradenigo e il suo parco - spiega il sindaco Davide Gianella - hanno visto l’attenzione delle amministrazioni comunali che hanno tentato soluzioni per evitare l’avanzare del degrado. Sicuramente l’aver prescelto come via maestra nel 2012 (amministrazione Marcolin) l’esproprio del palazzo a carico del solo bilancio comunale per almeno 3 milioni, non solo non è stata risolutiva, ma si è rivelata, alla prova dei fatti, assolutamente impraticabile, portando alla paralisi di tutti gli altri investimenti comunali”. L’alternativa? “L’unica via - continua Gianella - è quella della ricostruzione di una rete e di sinergie positive, chiudendo la stagione delle critiche avvelenate, delle polemiche puntali ma sterili e delle rivendicazioni di primogeniture. L’obiettivo principale è quello infatti di garantire la corretta fruibilità pubblica del palazzo storico, come previsto peraltro dal Codice dei Beni Culturali”. C’è ora una novità che suscita qualche speranza. “Come amministrazione - annuncia il sindaco - abbiamo sempre cercato di declinare con fatti concreti tutti gli impegni assunti nei confronti dei cittadini. Insieme con tutte le parti coinvolte, a partire dalla Sovrintendenza, ai primi di giugno abbiamo promosso ed organizzato un sopralluogo tecnico congiunto che al fine di analizzare insieme le problematiche che non hanno permesso di ottenere il risultato della pubblica fruibilità, iniziando ad individuare insieme le strade e le possibili soluzioni. Visti gli sforzi che insieme a tutti i sindaci della Saccisica stiamo mettendo in campo per una promozione turistica di qualità, riteniamo fondamentale per tutto il Piovese che su Palazzo Gradenigo si possa trovare quanto prima una pianificazione di percorsi condivisi e percorribili fra proprietà e le pubbliche amministrazioni competenti”. Alessandro CesaratoEdizione
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