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Barbara Carobbi, la candidata grillina a Piove di Sacco

barbara carobbi
Per le amministrative del prossimo 10 giugno è spuntato il nome di Barbara Carobbi, scelta dal meetup cittadino degli Amici di Beppe Grillo come propria candidata alla carica di primo cittadino. Ma chi è Barbara Carobbi? Quarantaseienne toscana, da quasi una decina di anni abita in città insieme al marito veneziano e una figlia di cinque anni. Medico veterinario, la professione l’ha portata per molto tempo a lavorare tra Stati Uniti e Inghilterra. “Nel 2008 - racconta - mi ha chiamata, come ricercatrice, l’Università di Padova e così sono rientrata in Italia. Dopo tanto girare ho scelto Piove per mettere le mie radici”. Ora è docente universitaria nella sede di Legnaro. Sebbene tutt’altro che appariscenti, i simpatizzanti pentastellati sono quindi attivi anche in città. “Il gruppo - continua - è attivo già dal 2012 e nel corso degli anni è stato effettivamente fatto un lavoro sottotraccia ma continuo. Dallo scorso settembre abbiamo poi iniziato a pensare seriamente alle elezioni, cominciando a lavorare sul programma, ad incontrare le associazioni e a fare il punto su quelle che sono le problematiche più sentite dai piovesi e che meritano maggiore attenzione. A scegliermi è stato il gruppo, con una votazione interna”. Da dove nasce questa vocazione civica? “Mi sono sempre piaciute - scherza - le lamentele, ma costruttive. Nel corso degli anni ho poi iniziato a chiedermi come posso contribuire effettivamente e direttamente a migliorare la realtà che mi circonda. Ho trovato un gruppo che condivide le mie idee e che ha competenze. Gente nata e cresciuta qui, che vive la città e che non ha intenzione di utilizzare le elezioni come trampolino per una carriera politica ma esclusivamente come occasione di impegno per il territorio”. Il sogno è quello di costruire un vero filo diretto con i cittadini, di ascoltare le esigenze delle persone e di essere un sindaco a servizio della comunità. “Faremo una campagna elettorale - aggiunge - propositiva e non basata sulle contrapposizioni politiche che, a livello locale, credo siano dannose. Secondo noi c’è bisogno di fare ripartire una città che ci appare ferma dal punto di vista economico, culturale e turistico. Difenderemo l’ospedale, punteremo a potenziare l’offerta di asili nido e a valorizzare le frazioni che in questi anni non sono state adeguatamente “coccolate”. Alessandro Cesarato
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