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01.12.2025 - 09:00
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"Frequentare la scuola, essere persone istruite apre la mente e fortifica il senso di libertà"
Un momento di riflessione per le ragazze e i ragazzi sulla violenza di genere con Amani El Nasif, giovane siriana, autrice di alcuni libri sui matrimoni combinati e sugli abusi contro le donne.
Ultimo incontro, svoltosi il 14 novembre nell’auditorium della scuola secondaria di primo grado A. Canova di Loreggia, aperto alle classi seconde e terze, ha promosso l'iniziativa proposta dall’amministrazione comunale e dalla scuola, nell’ambito delle celebrazioni della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne, che si è celebrata il 25 novembre scorso.
Amani, nata in Siria e cresciuta in Italia, quando compie sedici anni, con una scusa qualsiasi, la madre la porta nel suo Paese di origine per qualche giorno. 7
Dopo i primi entusiasmi per un mondo diverso e affascinante, ricco di profumi e sapori nuovi, Amani scopre di essere stata in realtà già fidanzata a un cugino, promessa in sposa, mai conosciuto e mai amato prima d'ora.
Le dicono che in Italia non tornerà più, Amani si ribella a quel fidanzamento e a quell'uomo, pagando un prezzo molto alto, in una realtà dura e violenta dove le donne non sono che oggetti sotto la tutela dei maschi. Resiste, lotta, fino a riprendersi la sua vita e tornare in Italia.
Su questa esperienza, insieme alla giornalista Cristina Obber, ha scritto il libro “Siria mon amour”, uscito nel 2014 (ed.Piemme) seguito nel 2022 dal libro pensato proprio per i ragazzi “Sulla nostra pelle. Un libro contro la violenza sulle donne” (ed. Piemme-Il battello a vapore).
Nell’incontro con Amani El Nasif, occasione di raccontare la sua storia da un lato e da ciò che ha vissuto sulla sua pelle, ma anche quella di ripercorre le storie di tante altre ragazze e donne che in Italia hanno subito e continuano a subire violenza psicologica, verbale, economica, fisica, sessuale.
A margine della serata anche il promo cittadino di Loreggia, il sindaco Manuela Marangon, "scossa" dal racconto si complimenta sulla determinatezza e sul significato di libertà che Amani ha saputo dimostrare.
"Nonostante ciò che ha passato ha trasmesso la gioia di vivere e un grande senso di resilienza. Dal suo racconto si è potuto capire che Amani è una donna che non porta rancore, anzi ha saputo perdonare e trovare la bellezza anche nei momenti più bui della sua vita, con il suo modo di vivere...quello di non mollare mai". Concludono sindaco Manuela Marangon e assessore all'istruzione Chiara Andretta.
Endrius Salvalaggio
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