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03.05.2025 - 10:40
Il 24 aprile, in largo Cavalieri di Vittorio Veneto, vicino alla sede municipale, si è ricordato in maniera ufficiale l’appuntato Michele Angelini e il suo sacrificio. Il 21 aprile 1981 il carabiniere fu ucciso davanti all’ufficio postale mentre tentava di sventare una rapina tentata da due uomini, arrestati il giorno successivo, che nella fuga esplosero alcuni colpi che lo ferirono mortalmente. Per l’occasione c’è stata la scopertura di un “medaglione in ottone bronzato”, riproducente il mezzobusto proprio di Angelini, realizzato dall’artista locale Walmer Peccenini. L’opera ha trovato sistemazione sulla lapide in ricordo del fatto di sangue, già presente sul posto della cerimonia.
“Un momento significativo per la nostra comunità” ha dichiarato la sindaca Lisa Bregantin “non solo per il sacrificio di un carabiniere padre di famiglia, ma per quello che simboleggia ancora oggi: l’impegno e la dedizione verso gli altri. Per noi tutti è anche l’occasione per ringraziare l’Arma per tutto quello che ogni giorno fa per noi, non a parole, ma con i fatti”. Alla cerimonia erano presenti la moglie Armida e le figlie dell’appuntato, oltre ad amministratori locali della Saccisica, e rappresentanti dell’Arma. I ragazzi delle scuole pontelongani hanno poi intonato l’inno di Mameli.
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