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Sant'Angelo di Piove di Sacco. Lettera aperta di quattro ex sindaci santagiolesi

Lettera aperta contro le scelte urbanistiche dell'amministrazione Carlin

Strade, ciclabili, t- Red, i Comuni intervengono

Il municipio di Sant'Angelo di Piove

Lettera aperta firmata da quattro ex sindaci santangiolesi (Romano Boischio, Giacomo Michieli, Mariano Salmaso e Lorenzo Tasca) per contestare alcune recenti scelte urbanistiche e infrastrutturali operate dall'amministrazione del sindaco Guido Carlin e giudicate «poco armoniose e compatibili con il territorio». Tre gli interventi criticati: il nuovo fabbricato commerciale in fase di costruzione nell'area dell'ex Mulino Ferrin che presenterebbe «caratteristiche costruttive poco confacenti ai fabbricati insistenti nel centro del capoluogo»; l'immobile industriale nell'area ex Simod, nella zona industriale di Vigorovea, «la cui altezza contrasta con altre realizzazioni circostanti» e infine la rotatoria del centro di Sant'Angelo. Opera, quest'ultima, ritenuta necessaria ma che dovrebbe essere realizzata «prevedendo l'abbattimento del vecchio e fatiscente fabbricato Baschierato, senza intaccare l'area attualmente destinata a uffici comunali. La linearità di tale fabbricato (ufficio Anagrafe e Polizia locale) con quello comunale e i rispettivi giardini piantumati costituiscono un ambiente armonioso e di decoro per il Comune».



«Osservazioni infondate, pretestuose e soprattutto in contrasto con l’interesse generale della comunità» replica la maggioranza. Il nuovo supermercato, ribatte l’esecutivo, «rispetta le destinazioni urbanistiche previste, è pienamente conforme ai regolamenti edilizi vigenti e risponde all’esigenza concreta di stimolare un commercio di prossimità nel centro cittadino. Si tratta di un progetto che intende contrastare il progressivo svuotamento del centro e promuovere servizi accessibili e fruibili a tutti».

La rotatoria “Balse” invece «risponde a precise esigenze di sicurezza stradale, confermate anche da dati oggettivi relativi a incidenti» mentre l'immobile industriale della frazione di Vigorovea, insieme ad altre strutture in fase di realizzazione «sono il risultato di valutazioni attente, volte a favorire l’occupazione e a dare risposta a nuove esigenze imprenditoriali». «La proporzionalità e l’armonizzazione con il contesto circostante» concludono dalla maggioranza «sono state tenute nella giusta considerazione in fase di approvazione dei progetti».

Martina Maniero

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